Nonostante il pessimismo che da anni aleggia negli americani rispetto all’economia, questo non ha frenato la la crescita della spesa. Durante la pandemia, le vendite al dettaglio sono aumentate notevolmente, con un boom dell’e-commerce del 43% nel 2020. Gli assegni di stimolo – una serie di manovre economiche per incentivare l’economia – hanno generato risparmi inattesi e denaro extra, aumentando ulteriormente i consumi. Molti economisti avevano previsto che questa esplosione di spesa sarebbe poi crollata, portando a una recessione che però, tutt’oggi, non si è ancora verificata.
Infatti, nonostante l’inflazione abbia raggiunto un picco del 9,1% a giugno 2022, ben al di sopra dell’obiettivo del 2% della Federal Reserve, gli americani hanno continuato a spendere. Questo comportamento ha superato la semplice compensazione dell’aumento dei prezzi, sostenendo la crescita economica degli Stati Uniti nel 2023. Nei primi mesi del 2024, la spesa dei consumatori è rimasta elevata, con un incremento dello 0,8% a marzo, superando le aspettative degli analisti finanziari.
Recentemente, però, si sono notati segnali di rallentamento: ad aprile, la spesa al dettaglio è rimasta invariata rispetto al mese precedente, deludendo le previsioni di crescita. C’è da dire che questi dati non includono le spese per i servizi, come sanità, trasporti e assicurazioni, che sono aumentate significativamente quest’anno. Gli economisti ritengono che questi numeri potrebbero risalire nei prossimi mesi, sebbene ci si aspetti un generico rallentamento della spesa entro la fine dell’anno.
Ma perché, nonostante il pessimismo diffuso, gli americani continuano a spendere? Parte della risposta risiede nel comportamento dei consumatori ad alto reddito. Le famiglie appartenenti al 20% più abbiente, con guadagni di almeno 244.025 dollari all’anno, sono state in gran parte protette dai venti contrari dell’economia e dispongono di risparmi consistenti da spendere. Durante la pandemia, la percentuale media di reddito risparmiato è salita a un massimo storico del 32%, fornendo una riserva di liquidità che alimenta i consumi.
Inoltre, molti di questi consumatori hanno bloccato tassi di interesse bassi sui mutui prima che la Federal Reserve iniziasse ad aumentarli nel marzo 2022, e hanno visto aumentare il valore delle loro case. Anche i portafogli di investimento dei ricchi sono cresciuti notevolmente, con il mercato azionario che ha raggiunto nuovi massimi. Gli americani più anziani, che investono maggiormente in obbligazioni governative, stanno beneficiando dei tassi di interesse più alti, incentivando ulteriormente la spesa.
Non tutti, però, possono permettersi di mantenere questo livello di consumo. Gli americani a basso reddito stanno lottando con prezzi più alti e un debito crescente sulle carte di credito. Anche se l’inflazione è diminuita rispetto al picco del 2022, i risparmi accumulati durante la pandemia sono ormai esauriti per molti. Per questi consumatori, che rappresentano una quota minore della spesa totale, il budget è sempre più destinato ai beni essenziali.