Ferrari inaugura l’e-building, il complesso dedicato alla produzione ibrida ed elettrica

Benedetto Vigna, amministratore delegato di Ferrari, ha dichiarato che la produzione su larga scala di veicoli elettrici inizierà all'inizio del 2026, con l'obiettivo di far sì che, entro il 2030, l'80% della produzione annuale di Ferrari sia costituito da auto elettriche e ibride.

Ferrari ha avviato una nuova era nella sua storia con l’apertura di una fabbrica nel Nord Italia interamente dedicata alla produzione di veicoli elettrici e ibridi. L’impianto, denominato “e-building” e costato 200 milioni di euro, rappresenta un passo significativo la celebre casa automobilistica verso l’elettrificazione. La fabbrica ha iniziato le operazioni il mese scorso.

Nonostante le difficoltà dell’industria automobilistica nella transizione verso i veicoli elettrici, Ferrari vede in questo cambiamento un’opportunità per attirare una nuova fascia di consumatori: gli ambientalisti facoltosi. La casa automobilistica ha pianificato di svelare il suo primo modello completamente elettrico nel quarto trimestre del prossimo anno. Per garantire un design all’altezza delle aspettative, Ferrari ha collaborato con LoveFrom, l’agenzia fondata dall’ex capo del design di Apple, Jony Ive, e dal designer industriale Marc Newson.

La nuova fabbrica inizierà la produzione con due modelli: la SF90 Stradale, un’ibrida plug-in, e la Purosangue con motore a combustione. Benedetto Vigna, amministratore delegato di Ferrari, ha dichiarato che la produzione su larga scala di veicoli elettrici inizierà all’inizio del 2026, con l’obiettivo di far sì che, entro il 2030, l’80% della produzione annuale di Ferrari sia costituito da auto elettriche e ibride. Il piano è volto a soddisfare le normative sulle emissioni imposte dall’Unione Europea.

La mossa di Ferrari è in controtendenza rispetto agli altri marchi di lusso come Mercedes-Benz e Lamborghini, che hanno ridimensionato le loro ambizioni elettriche, e mentre giganti come Tesla e Ford stanno affrontando momenti difficili nell’ambito. Tuttavia, Ferrari spera di dimostrare che anche i veicoli elettrici possono generare profitti elevati, mantenendo il fascino e il prestigio associati al marchio.

Una delle principali sfide che Ferrari deve affrontare riguarda la percezione dei propri clienti storici, i Ferraristi legati al ruggito caratteristico dei motori a combustione. Vigna ha assicurato che i motori elettrici delle future Ferrari non saranno silenziosi e che l’emozione della guida rimarrà invariata rispetto ai modelli ibridi o a benzina. Inoltre, la questione della durata della batteria e del mantenimento del valore a lungo termine del veicolo sono aspetti critici che Ferrari sta cercando di risolvere.

Ferrari ha già annunciato una partnership con il produttore sudcoreano di batterie SK On per la fornitura dei componenti delle batterie dei veicoli elettrici, che saranno assemblati nell’e-building insieme ai motori elettrici e agli assali delle auto. Sebbene il prezzo del primo modello elettrico non sia ancora stato ufficializzato, Reuters ha stimato che potrebbe superare i 500.000 euro. In ogni caso, Ferrari continua a seguire il principio del fondatore Enzo Ferrari, producendo un numero limitato di auto estremamente costose, mantenendo alta la domanda e il prestigio del marchio.

Condividi questo articolo sui Social

Facebook
WhatsApp
LinkedIn
Twitter

Post Correlati

Ritorna il camping di lusso Governors Island

Se stai cercando una fuga perfetta dalla frenesia della città senza allontanarti troppo, Governors Island potrebbe essere la tua destinazione ideale. E se desideri trasformare questa breve fuga in un’esperienza indimenticabile, Collective Retreats è pronto ad accoglierti con le sue

Leggi Tutto »

Il Columbus International Award seduce Miami

Ancora una volta l’American dream, il sogno americano, si è realizzato. Si è svolta a Miami (Florida – USA) con grande successo, lo scorso 14 novembre, nella splendida cornice dell’Istituto Marangoni Miami, la 5a edizione del COLUMBUS INTERNATIONAL AWARD –

Leggi Tutto »
Torna in alto