Elon Musk, l’imprenditore fondatore di Tesla e SpaceX e da qualche tempo proprietario di X (ex Twitter), ha recentemente fatto un’offerta di 97,4 miliardi di dollari per l’acquisizione di OpenAI, l’organizzazione non profit dietro il popolare software di intelligenza artificiale ChatGPT. Elon Musk è stato, in realtà, uno dei cofondatori di OpenAI, assieme a Sam Altman, l’attuale CEO dell’azienda. L’obiettivo dei due era promuovere un’intelligenza artificiale a beneficio dell’umanità.
Tuttavia, i rapporti tra i due si deteriorarono nel 2018, quando Musk cercò di assumere il controllo completo dell’organizzazione. Non riuscendoci, si ritirò e interruppe il suo finanziamento, spingendo OpenAI a cercare nuovi sostegni finanziari e ad avviare una stretta collaborazione con Microsoft. Il cambiamento di rotta nel 2019 portò OpenAI a trasformarsi in una struttura ibrida, parzialmente a scopo di lucro, per sostenere economicamente l’evoluzione del suo software.
La proposta di acquisizione, rivelata dal Wall Street Journal e presentata dal legale di Musk, Marc Toberoff, al consiglio di amministrazione di OpenAI, include non solo Musk ma anche figure di rilievo come Ariel Emanuel di TKO e altri investitori attraverso la società di investimento Vy Capital e Xai, l’ultima iniziativa IA di Musk.
Nonostante l’enormità della cifra offerta, la riuscita dell’operazione appare incerta. Il consiglio di amministrazione di OpenAI, profondamente legato ad Altman e rinnovato solo lo scorso marzo, sembra non essere incline ad accettare. Altman stesso ha risposto con sarcasmo su X, rete sociale di proprietà di Musk, rifiutando l’offerta e anzi rilanciando con un’ironica proposta d’acquisto di Twitter, ora ribattezzato X.
no thank you but we will buy twitter for $9.74 billion if you want
— Sam Altman (@sama) February 10, 2025