Disney ha rivelato lunedì che la nomina del suo prossimo amministratore delegato avverrà “all’inizio del 2026”, una tempistica più lunga di quanto ci si aspettasse. La notizia è arrivata in seguito a una riorganizzazione del consiglio di amministrazione: James P. Gorman, veterano di Wall Street, sarà il nuovo presidente del consiglio di amministrazione dal gennaio 2025, rimpiazzando Mark G. Parker. Con Gorman al comando, la scelta del futuro CEO pare destinata a essere un processo lungo e meditato.
Iger, ormai settantenne, è tornato al timone della compagnia nel 2022 dopo l’infelice parentesi di Bob Chapek, scelto dallo stesso Iger. Chapek, che ha avuto l’ingrato compito di gestire Disney nel pieno della pandemia, è stato travolto dalle difficoltà dello streaming e dalle faide interne. Intanto, la decisione di aspettare fino al 2026 ha alimentato speculazioni sull’intenzione di Iger di lasciare definitivamente quando il suo contratto scadrà. Iger, infatti, ha rimandato il suo pensionamento già quattro volte, ma ora giura che questa volta è quella buona: il 31 dicembre 2026 lascerà per sempre. Forse.
Attualmente, sono quattro i nomi in lizza per il ruolo: Dana Walden, a capo della divisione televisiva, Josh D’Amaro, responsabile dei parchi e dei videogiochi, Alan Bergman, direttore della divisione cinematografica, e Jimmy Pitaro, leader di ESPN. James Gorman, nel suo nuovo ruolo di presidente del consiglio, sarà centrale nella scelta del futuro CEO. Ex amministratore delegato di Morgan Stanley, la sua nomina è vista come una mossa strategica di Disney per rispondere alle critiche degli investitori attivisti, che avevano criticato aspramente la gestione delle successioni all’interno dell’azienda.
Nel frattempo, Mark G. Parker, che ha guidato Nike dal 2006 al 2020 e rimane il presidente esecutivo della società, ha deciso di lasciare il consiglio di amministrazione di Disney per concentrarsi su problemi legati a Nike. A lui, il consiglio aveva persino proposto di prendere temporaneamente le redini nel 2022, quando Chapek vacillava, ma Parker ha saggiamente declinato, lasciando ad altri il compito di navigare in acque così turbolente.
