Stop alla tassa del broker in capo agli affittuari: il Consiglio Comunale di New York ha infatti approvato una legge che sposterà la tassa sui proprietari degli immobili in affitto, così da non far gravare il pagamento delle commissioni sui locatari. Il disegno di legge, promosso da Chi Ossé, membro progressista del Consiglio, ha ottenuto una maggioranza sufficiente a superare un eventuale veto del sindaco Eric Adams. Si tratta di una mossa accolta con ampio entusiasmo da chi cerca casa. Lo stesso Ossè l’ha definita come un passo fondamentale verso un sistema più equo e solidale nei confronti dei residenti di una delle città più costose al mondo.
Le nuove regole richiedono che chiunque assuma un broker debba pagare la commissione, e obbligano i proprietari e i loro agenti a dichiarare in modo trasparente ogni tassa prevista nei contratti e negli annunci di affitto. In caso di violazione, la normativa prevede sanzioni fino a 2.000 dollari. Il provvedimento entrerà in vigore dopo 180 giorni dalla firma, interessando sia gli affitti a mercato libero sia quelli a canone stabilizzato, coprendo quindi un milione di abitazioni circa.
Non è tardata ad arrivare la risposta del Real Estate Board of New York, l’associazione degli immobiliari, che ha denunciato la legge bollandola come un intervento ideologico e poco realistico. Secondo il presidente del board, James Whelan, i proprietari risponderanno all’imposizione delle commissioni aumentando i canoni di locazione, vanificando così l’obiettivo di rendere gli affitti più accessibili. L’obiettivo del Real Estate Board of New York, adesso, è di battagliare la legge in tribunale, chiedendone l’annullamento.
Già nel 2020, infatti, le commissioni dei broker erano state totalmente vietate dopo l’approvazione di nuove leggi sulla protezione degli affitti. Ma anche in quel caso il Real Estate Board of New York chiese in tribunale il reintegro delle commissioni, richiesta che venne accettata dal giudice del caso.
Il sistema delle commissioni dei broker ha una storia ultradecennale, che risale a quando i broker erano anche i custodi degli affitti e guadagnavano commissioni dall’inserimento degli annunci di appartamenti in affitto e rispondevano alle chiamate dei possibili locatari. Oggi, però, la maggior parte degli inquilini trova l’appartamento online, quasi mai passando da un broker e rendendo il sistema alquanto anacronistico. Tuttavia, quello della commissione è un guadagno che gli immobiliari difficilmente vorranno lasciarsi sfuggire.
Alla possibile futura battaglia legale tra il Consiglio Comunale e la più potente associazione degli immobiliari di New York si aggiunge anche la divergenza nata tra il sindaco Adams e la presidente del Consiglio Comunale, Adrienne Adams, su come affrontare la crisi abitativa. Nonostante la partecipazione della sua amministrazione alle trattative, il sindaco ha espresso preoccupazioni per i potenziali effetti sui piccoli proprietari e l’eventualità di un aumento permanente degli affitti. In risposta, Adrienne Adams ha dichiarato che il Consiglio è pronto a superare un veto del sindaco, segnalando una spaccatura tra le due figure.