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Borse a picco da giorni, si parla già di recessione

Le cause di questa ondata di vendite sui mercati finanziari sono molteplici. I dati deludenti sul mercato del lavoro statunitense, diffusi venerdì scorso, hanno acceso il campanello d'allarme per un possibile rallentamento economico.

Lunedì nero per le borse mondiali, con una serie di cali che continuano la tendenza negativa iniziata lo scorso venerdì. Il Nikkei 225, indice principale della borsa di Tokyo, ha registrato una perdita storica del 12,4%, la più grave in un singolo giorno dal 1987. Negli Stati Uniti, l’indice S&P 500 ha aperto con un calo del 3,7%, mentre il Nasdaq, rappresentante i principali titoli tecnologici, ha visto un ribasso del 4,7%. Anche l’Europa non è stata risparmiata: il FTSE 100 di Londra ha perso il 2,2%, il Dax 40 di Francoforte il 2,8% e il Cac 40 di Parigi il 2,8%.

Le cause di questa ondata di vendite sui mercati finanziari sono molteplici. I dati deludenti sul mercato del lavoro statunitense, diffusi venerdì scorso, hanno acceso il campanello d’allarme per un possibile rallentamento economico. Inoltre, cresce lo scetticismo verso il settore dell’intelligenza artificiale nonostante gli investimenti massicci negli ultimi due anni che non accennano a fermarsi. I recenti risultati trimestrali delle Big Tech come Tesla e Alphabet lo confermano e alimentano l’incertezza. Tesla ha riportato una diminuzione del 7% nei ricavi automobilistici tra aprile e giugno 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre i ricavi pubblicitari di YouTube, parte di Alphabet, sono stati inferiori alle previsioni.

Cresce dunque il timore di una recessione negli Stati Uniti. Goldman Sachs ha recentemente aumentato le probabilità di una recessione entro il prossimo anno dal 15 al 25%. Si discute anche della possibile riduzione dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, dopo che tra il 2022 e il 2023 erano stati aumentati per controllare l’inflazione. A fine luglio, Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, aveva indicato che un taglio dei tassi era una possibilità concreta. Con la prossima riunione prevista tra il 17 e il 18 settembre, alcuni investitori ipotizzano un annuncio anticipato, magari in una riunione di emergenza, se le condizioni economiche dovessero peggiorare ulteriormente.

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