Si apre un nuovo capitolo per la ricerca disperata di nuovi spazi per ricavare abitazioni nella Grande Mela. New York, una delle città più densamente popolate e con il mercato immobiliare più caro degli Stati Uniti, sta cercando di convertite le proprietà pubbliche per affrontare la carenza di alloggi che attanaglia da anni la metropoli. Il sindaco Eric Adams ha recentemente firmato un ordine esecutivo che richiede a tutte le agenzie cittadine di identificare terreni e edifici di proprietà pubblica che potrebbero essere destinati alla costruzione di nuove abitazioni.
Il provvedimento riguarda un ampio ventaglio di proprietà: dai parcheggi e garage gestiti dal Dipartimento della Sanità, fino a spazi attualmente occupati da biblioteche e altre strutture pubbliche. L’ufficio del sindaco ha rassicurato i cittadini che non è prevista l’eliminazione di spazi verdi o biblioteche per fare spazio a nuove costruzioni, ma si tratta di un ampio sforzo volto a trovare soluzioni innovative per rispondere alla crisi abitativa.
Secondo le dichiarazioni ufficiali, il nuovo ordine esecutivo mira a sistematizzare e accelerare il processo di identificazione di potenziali siti per lo sviluppo di abitazioni a prezzi accessibili. In passato, la città ha occasionalmente esaminato le proprie proprietà alla ricerca di spazi liberi o sotto utilizzati, come dimostra la recente costruzione di un edificio di 14 piani con 174 appartamenti sopra una biblioteca pubblica a Inwood, Manhattan. Con la nuova task force istituita dall’ordine esecutivo, però, l’obiettivo è rendere questo approccio più strutturato e urgente.
L’iniziativa del sindaco segue quella della governatrice Kathy Hochul, la quale ha recentemente avviato un progetto per la costruzione di un complesso ad uso misto su un terreno statale di 13 acri vicino a un aeroporto di Long Island. Anche a livello comunale, il presidente del borough di Manhattan, Mark Levine, ha avviato una ricerca di siti come parcheggi e edifici universitari vuoti dove potrebbero essere costruite nuove abitazioni.
Nonostante gli sforzi, i funzionari della città hanno riconosciuto che l’eventuale individuazione di terreni di proprietà pubblica non sarà sufficiente a risolvere la carenza abitativa di New York. La costruzione è rimasta indietro per decenni rispetto alla domanda, e si stima che l’area metropolitana abbia bisogno di centinaia di migliaia di nuove abitazioni per far fronte all’aumento dei prezzi degli affitti e alla competizione per gli appartamenti esistenti.