Prima di chiamarsi Times Square, l’incrocio tra Broadway, la Settima Avenue e la 42ª strada era conosciuto come Longacre Square. Alla fine dell’Ottocento, quest’area di Midtown Manhattan era ancora poco sviluppata rispetto al sud dell’isola, dove si concentravano la maggior parte delle attività economiche e sociali di New York. Longacre Square era una zona di passaggio, con scuderie, officine e depositi di carrozze. L’aspetto era più vicino a quello di un quartiere industriale che a quello del centro simbolico della città che sarebbe diventato pochi anni dopo.
Il nome “Longacre” derivava da Long Acre, una piazza di Londra nota per la produzione di carrozze. La zona newyorkese aveva infatti una funzione simile: ospitava laboratori, maniscalchi e commercianti di cavalli. Nonostante la vicinanza al teatro di Broadway, che già allora stava acquisendo importanza, Longacre Square rimaneva un’area marginale, attraversata più da carri che da persone. Le strade non erano ancora asfaltate e il traffico era dominato dai veicoli a trazione animale.
Alla fine del XIX secolo, iniziarono a comparire i primi teatri e alberghi, segnando il lento spostamento verso nord della vita culturale e mondana di Manhattan. Strutture come il Pabst Hotel e il Criterion Theatre contribuirono a trasformare la zona in un punto di riferimento per spettacoli e intrattenimento. L’apertura di nuovi locali attirò anche i primi investitori immobiliari, convinti che la posizione strategica tra Broadway e la 42ª strada potesse presto generare valore.

La svolta arrivò nel 1904, quando il gruppo editoriale del “New York Times”, guidato da Adolph S. Ochs, decise di trasferire la propria sede in un nuovo grattacielo costruito proprio all’angolo principale della piazza. Fu allora che Longacre Square cambiò nome, assumendo ufficialmente la denominazione di Times Square, in onore del giornale. L’edificio del “Times” divenne un simbolo della nuova Manhattan, più verticale e più moderna.
Poco dopo l’inaugurazione della sede, la piazza fu scelta per ospitare il primo spettacolo di fuochi d’artificio di Capodanno, un’iniziativa promozionale organizzata dal giornale stesso. Nel 1907 fu introdotta la tradizionale discesa della “ball”, la sfera luminosa che ancora oggi segna la mezzanotte del 31 dicembre. Da allora, a New York, il Capodanno si festeggia quasi sempre a Times Square e questo contribuì a consolidarne l’immagine centro della vita pubblica di New York.
Le trasformazioni urbanistiche successive, insieme all’espansione del sistema della metropolitana e all’apertura di decine di teatri e cinema, modificarono completamente l’area nel giro di pochi anni. Ma prima che arrivassero le luci e i cartelloni pubblicitari di Oscar J. Gude, e poi anche il traffico continuo e lo scorrere inesorabile dei taxi gialli, Times Square era stata un semplice crocevia di carrozze, con le insegne dei primi alberghi e i cavalli che attraversavano lentamente una piazza ancora lontana dall’essere il cuore della città.