Un quartiere che per decenni è stato sinonimo di abbandono e inquinamento sta vivendo oggi un passaggio radicale. Gowanus, a Brooklyn, era ricordato soprattutto per il suo canale inquinato da tempo e per i magazzini industriali che lo circondavano, spesso vuoti o in disuso. Oggi è invece un laboratorio urbano dove convive il progetto di riqualificazione ambientale e l’arrivo di spazi culturali, locali e iniziative comunitarie.
Il Gowanus Canal, inserito dal 2010 nella lista dei Superfund Sites dell’Agenzia per la protezione ambientale statunitense, è stato per anni al centro delle cronache come uno dei corsi d’acqua più inquinati del paese. Le attività industriali e chimiche del Novecento hanno lasciato sedimenti tossici che solo negli ultimi anni sono diventati oggetto di rimozione attraverso un piano di bonifica complesso e costoso. Parallelamente, le associazioni locali hanno trasformato l’area in un luogo di educazione ambientale e sperimentazione ecologica, con visite guidate e spazi aperti al pubblico.
Ma tutto questo non riguarda solo l’ambientalismo. Negli ex capannoni si moltiplicano gallerie, atelier e locali di spettacolo, confermando la tendenza di Brooklyn a convertire spazi industriali in poli culturali. Strutture come la Old American Can Factory o il centro culturale Littlefield raccontano questa metamorfosi: da simboli di produzione e logistica a contenitori di creatività, concerti e incontri sociali.
E poi c’è la ristorazione. L’arrivo di cucine sperimentali, birrifici artigianali e ristoranti premiati si affianca a piccole pasticcerie e locali di culto che hanno reso il quartiere una destinazione per chi cerca un’offerta diversa da quella dei vicini Park Slope o Carroll Gardens. È lo stesso processo già visto in altre zone di Brooklyn, come Williamsburg, dove i locali hanno contribuito a cambiare la percezione del quartiere e ad attrarre nuovi abitanti.
Oggi a Gowanus convivono magazzini in mattoni con le ciminiere ancora visibili, murales colorati, spazi comunitari e palazzi residenziali in costruzione. È questa stratificazione, tra un passato che resta leggibile e un presente in rapido mutamento, a renderlo uno dei quartieri più peculiari di New York.