A meno di mezz’ora da Syracuse, esiste un piccolo lago che ha un colore sorprendentemente simile a quello dei mari caraibici. Si chiama Green Lake, e nonostante il nome generico, è una formazione geologica piuttosto rara. Il suo colore, che cambia a seconda della luce e della stagione, va dal verde smeraldo al turchese brillante. Non è dovuto alla presenza di alghe o sabbia bianca, ma alla composizione chimica dell’acqua e del fondale, che rende il lago una meromittica: una categoria molto particolare di bacini d’acqua dolce.
Un lago è considerato meromittico quando le sue acque non si mescolano mai completamente tra loro. Di solito accade in profondità, dove l’acqua più fredda e salina resta isolata per anni, persino secoli. Questo fenomeno impedisce l’ossigenazione degli strati più bassi e preserva sedimenti e resti organici in condizioni quasi immutate. Al mondo ce ne sono poche decine, e la maggior parte si trova in ambienti polari o vulcanici: che ce ne sia uno a meno di cinque ore di macchina da New York City è qualcosa che ancora sorprende chi ci capita per la prima volta.
L’interesse per Green Lake non è solo naturalistico. Alla fine dell’Ottocento, quando il concetto di parco statale stava prendendo piede negli Stati Uniti, l’area attorno al lago venne riconosciuta come sito di particolare valore ecologico. Il Green Lakes State Park fu progettato dall’architetto del paesaggio Warren H. Manning, che collaborò anche alla realizzazione del Boston Metropolitan Park System. Oggi include un secondo lago, il Round Lake, anch’esso meromittico, e diversi sentieri boschivi attorno alla zona. Durante l’estate, l’area balneabile è frequentata soprattutto da famiglie della zona, mentre nei mesi più freddi i sentieri si svuotano quasi del tutto.
Il lago è diventato nel tempo anche un punto di interesse per i geologi. Nel 2016, un team della Syracuse University ha pubblicato uno studio che analizzava le condizioni del fondale, riscontrando sedimenti intatti risalenti a più di 10.000 anni fa, poco dopo l’ultima glaciazione. Per questo motivo, Green Lake è oggi anche un luogo di osservazione indiretta dei cambiamenti climatici, utile per ricostruire le trasformazioni ambientali dell’intera regione dei Grandi Laghi.
Negli ultimi anni, l’interesse verso luoghi come Green Lake è cresciuto insieme a una tendenza più ampia di riscoperta di mete poco battute, spesso a breve distanza da grandi città. Sebbene non rientri nei circuiti turistici tradizionali, la sua particolarità geologica, unita a un paesaggio sobrio e accessibile, lo rende uno di quei luoghi che si raccontano più facilmente una volta tornati, magari mostrando una foto dell’acqua turchese a qualcuno che non crede sia stata scattata nello Stato di New York.
Non è raro che chi ci capita per caso finisca per tornarci. Il lago non cambia, ma cambia la luce, cambiano le stagioni, e cambia la percezione che si ha di un luogo che sembra sempre fuori contesto, ma che a suo modo racconta una delle tante storie nascoste dentro il territorio americano.