Come funziona il programma delle telecamere antirumore di New York

Multano auto e moto che superano gli 85 decibel, ma finora i ricavi sono molto più bassi delle aspettative: c'entra la scarsa organizzazione del Comune ma anche la poca capillarità dei dispositivi

Da qualche anno, a New York, è entrato in vigore un sistema di telecamere antirumore, rivolto a multare i veicoli che emettono suoni al di sopra dei limiti consentiti. Non controllano la velocità, ma registrano i suoni — microfoni, una telecamera panoramica e il riconoscimento targhe lavorano insieme per catturare auto o moto che superino gli 85 decibel. Da quel momento, il Dipartimento per la Protezione Ambientale (DEP) invia al proprietario del mezzo una citazione, con sanzioni tra 800 e 2.500 dollari.

Nel 2024 le multe irrogate tramite queste telecamere sono arrivare a 462.000 dollari, ma di quella cifra solo 113.000 sono state effettivamente riscosse. Nel 2023, le cifre erano analoghe: multe per 512.000 dollari, ma riscossioni per appena 202.000. Per tamponare le inefficienze, il DEP ha stretto un’alleanza con l’ufficio legale della città per rafforzare le procedure di recupero delle somme dovute.

Le telecamere sono state collocate in rotazione in zone come il Bronx, Harlem, Midtown, Long Island City e vari quartieri di Brooklyn, ma nessuna postazione risulta attualmente attiva. La legge locale 7 del 2024 impone che entro settembre 2025 ogni distretto cittadino disponga di almeno cinque telecamere antirumore. Al momento, tuttavia, il DEP non dispone delle risorse necessarie per rispettare quell’obbligo: ha soltanto nove dispositivi operativi, ben lontani dal numero necessario.

Il ricorso a telecamere antirumore non è cosa nuova: a New York si combatte il rumore urbano da almeno un secolo. Tra i primi a intervenire fu Julia Barnett Rice, una dottoressa che nei primi decenni del Novecento fondò la Society for the Suppression of Unnecessary Noise, accusando in particolare i fischi delle barche e altri rumori “superflui”. Negli anni Settanta, il Comune approvò il primo Noise Control Code — una serie di norme per disciplinare opere, traffico, attività commerciali e altri fonti sonore — che oggi è diventato la base su cui si innestano gli strumenti automatizzati.

Il vecchio metodo di gestione delle lamentele non è bastato. Ogni anno migliaia di newyorkesi chiamano il servizio 311 (il numero non emergenziale del Comune di New York, attivo dal 2003) per segnalare veicoli troppo rumorosi: tra il 2020 e il 2025, su 326.509 segnalazioni circa la metà sono state escluse perché al momento dell’intervento non era più presente la violazione, oppure non ne sono state rilevate le prove. In meno dell’1 per cento dei casi venne effettivamente emessa una multa. Le telecamere rappresentano quindi un tentativo di passare da una strategia reattiva e dispersiva a un sistema più automatizzato ed efficace.

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