Le iscrizioni sono ora aperte per un affascinante evento a New York, ideato da Rebecca Bauman del Fashion Institute of Technology (FIT). Il titolo del seminario, finanziato dall’agenzia federale National Endowment for the Humanities (NEH), è “Spazi creativi/Spazi contestati: reinterpretare l’arte pubblica italoamericana a New York City“. In programma per il prossimo giugno, questo seminario riveste un’importanza cruciale, coinvolgendo 40 insegnanti e ricercatori provenienti da tutti gli Stati Uniti. L’iniziativa mira a trasformarli in futuri promotori di corsi e discussioni sull’arte e la cultura italoamericana nelle loro istituzioni accademiche.
L’opportunità è estesa anche ai neolaureati all’inizio della loro carriera accademica, rappresentando una novità che conferisce un valore aggiunto a questo straordinario evento. Per coloro interessati, le iscrizioni rimarranno aperte fino al 5 marzo, con ulteriori dettagli disponibili qui.
La proposta di finanziamento alla NEH è stata formulata da Rebecca Bauman, esperta in studi culturali italoamericani e membro del comitato esecutivo dell’Italian American Studies Association (IASA). Bauman, appassionata dell’arte e della cultura italiana fin da giovane, ha espresso la sua gioia nel vedere accettata la proposta, sottolineando l’importanza di diffondere la conoscenza del patrimonio artistico e culturale degli italoamericani.
Durante il seminario, i partecipanti esploreranno monumenti e luoghi pubblici di rilevanza storica, tra cui il monumento a Cristoforo Colombo al Columbus Circle, il Palazzo d’Italia al Rockefeller Center, Our Lady of Mount Carmel Grotto, il museo Garibaldi Meucci a Staten Island e il Triangle Shirtwaist Memorial. Bauman ha evidenziato il significato di quest’ultimo, ricordando che le iscrizioni sulla sua storia sono disponibili in inglese, italiano e yiddish, testimonianza della composizione etnica delle vittime dell’incendio.
Oltre alle visite, il seminario propone presentazioni interdisciplinari di esperti in studi etnici, storici dell’arte, storici del lavoro, artisti praticanti, membri di commissioni artistiche pubbliche e attivisti. Tra i relatori spiccano nomi quali Nicola Lucchi, executive director del Center for Italian Modern Art (CIMA), Joseph Sciorra, direttore dei programmi accademici e culturali del John D. Calandra Italian American Institute, Queens College (City University of New York) e Eduardo Montes-Bradley, regista del documentario “The Italian Factor” sulla storia della famiglia di scultori italiani Piccirilli, le cui opere d’arte pubbliche hanno plasmato significativamente il paesaggio urbano di New York City.