Dopo l’esplosione di creatività delle fiere Armory e Frieze Seoul a settembre, il mondo dell’arte si è risvegliato completamente un mese fa, coinvolgendo gallerie, case d’asta, collezionisti e appassionati provenienti da tutto il mondo. In un autunno ricco di storia, tra capitali storiche ma stanche come Hong Kong e Londra, e nuove destinazioni rigenerate come Parigi e Torino, si è vissuta una vera e propria festa dell’arte, un fenomeno non visto dai tempi precedenti alla pandemia. Una straordinaria serie di fiere, mostre ed aste che ora trova il suo culmine tra i grattacieli della Grande Mela, la città che non dorme mai ma che continua a sognare.
In questo sfavillante scenario si tiene l’attesissima asta tra le case d’aste rivali per eccellenza, Christie’s e Sotheby’s. Quest’ultima ha già fatto il primo passo importante, assicurandosi la milionaria Collezione Landau, in programma per l’8 e 9 novembre. Questa vendita darà il via a una serie di otto vendite che si estenderanno fino al 16 novembre. Tra le opere più significative in asta, troviamo “Compotier et guitare” di Pablo Picasso, un dipinto che nasconde dietro una natura morta la storia d’amore tra l’artista e la sua musa Marie-Thérèse. Quest’opera, stimata tra i 30 e i 40 milioni di dollari, potrebbe superare il valore di “Pioppi sulle rive dell’Epte” di Claude Monet, un delicato paesaggio dai toni rosa stimato tra i 30 e i 40 milioni di dollari.
Il 15 novembre, la serata è dedicata all’arte contemporanea, con opere di artisti del calibro di Jenny Saville, Jean-Michel Basquiat, Gerhard Richter, Joan Mitchell e Cy Twombly. Opere come “Shift” di Jenny Saville, stimata tra 9 e 12 milioni di dollari, e “Self-Portrait as a Heel” di Basquiat, valutata tra 40 e 60 milioni di dollari, promettono di catturare l’attenzione dei collezionisti. La Contemporary Evening di Christie’s presenta opere uniche, come “Untitled (Bacchus 1st Version II)” di Cy Twombly, stimata tra 18 e 25 milioni di dollari, che celebra il dio greco del vino.
Nel frattempo, Christie’s srotola la sua serie di cinque vendite dal vivo dal Rockefeller Center, presentando opere straordinarie come “Recollections of a Visit to Leningrad” di Richard Diebenkorn e “Charred Beloved I” di Arshile Gorky. Entrambe le opere sono oggetto di intense attese e potrebbero raggiungere prezzi record. Il dipinto di Diebenkorn vibra di influenze matissiane, mentre l’opera di Gorky rappresenta un ponte tra surrealismo e astrattismo, con figure fantastiche che fluttuano in un mare rosato.
Infine, “Untitled (Yellow, Orange, Yellow, Light Orange)” di Mark Rothko, datato 1955, potrebbe raggiungere almeno 50 milioni di dollari, regalando un tramonto di fuoco alla sua amata città di New York. Sono luci caldissime a Manhattan, il momento clou di tutta la stagione artistica, che continua a incantare il mondo con la sua straordinaria bellezza e il suo valore senza tempo.