La violenza sulle donne è un tema che scuote profondamente le coscienze, eppure, troppo spesso, rimane soffocato da un silenzio che sembra invincibile. A infrangere questo silenzio ci pensa Yuleisy Cruz Lezcano, autrice di Di un’altra voce sarà la paura, una silloge che, attraverso i suoi versi, diventa testimonianza del dolore e della resistenza di chi ha subito traumi indicibili. Pubblicata da Leonida Edizioni, l’opera è stata proposta al prestigioso Premio Strega Poesie 2024, affermandosi come opera letteraria di grande impatto emotivo e sociale.
Con uno sguardo intriso di pietas e rabbia, la poetessa affronta il tema della violenza di genere, esplorando le esperienze di coloro che, spogliate della propria identità, si trovano abbandonate al margine della vita, private della possibilità di sognare un cambiamento. Ogni verso si fa portatore di una verità dolorosa e ineludibile: la paura e il silenzio che accompagnano la violenza, ma anche la possibilità di riscatto attraverso la parola poetica.
Come scrive Ivan Crico nella prefazione al libro, l’opera si immerge nelle pieghe più oscure della sofferenza umana: “Con uno sguardo dolente, pieno di pietas ma anche di rabbia, la poetessa ci parla di corpi e anime che si sono dovute confrontare con l’assoluto spossessamento di sé”. Le poesie di questa raccolta sono un atto di denuncia, ma anche di riscoperta di una voce collettiva che si rifiuta di rimanere in silenzio.
Tra i testi più significativi, Accumulo di immagini dipinge, con un linguaggio diretto e straziante, il dramma delle donne violate:
Non si trovano concetti
per questa tragedia, le idee
giacciono seminate e le immagini
di migliaia di donne
stuprate
si accumulano
nella memoria.
Ogni poesia è come un labirinto senza uscita, specchio di esperienze vissute da donne annichilite dalla violenza, le cui storie spesso rimangono sommerse e ignorate. Di un’altra voce sarà la paura diventa, così, non solo un’opera letteraria, ma una testimonianza storica e sociale che invita a riflettere su un fenomeno troppo spesso relegato a titolo di cronaca.
L’autrice stessa sottolinea quanto la situazione attuale, in cui i casi di violenza sembrano aumentare, abbia ispirato la genesi del libro: «L’esasperazione della cronaca rende le storie di violenza una sorta di romanzo a puntate, che invade perfino i programmi televisivi, le conversazioni al bar e i social. Trattare questo argomento è per me facile e difficile: facile perché so come ci si sente, difficile perché non voglio più sentirmi così».
La forza di Di un’altra voce sarà la paura sta nella sua capacità di dare una voce a chi non ce l’ha, di trasformare la paura e il dolore in una forma di resistenza poetica. Verso dopo verso, il lettore è accompagnato in un viaggio che, pur affrontando l’orrore della violenza, lascia intravedere una possibilità di rinascita e di liberazione.
Il libro, arricchito dall’immagine di copertina di Orlando Poggi e dalle fotografie di Adele Quaranta, è stato presentato al Salone del Libro di Torino e in diversi programmi televisivi e radiofonici, tra cui la TV di Stato della Repubblica di San Marino, Tele Granducato della Toscana, e Radio Pop Napoli. Le sue presentazioni hanno toccato varie città italiane, tra cui Barletta e Bisceglie, e persino l’Ambasciata Cubana a Roma.
Prossimi appuntamenti includono un incontro in videoconferenza il 25 novembre con due licei di Palermo e un evento patrocinato dal Comune di Savignano sul Rubicone, dedicato alla sensibilizzazione contro la violenza di genere. Inoltre, il 4 marzo 2025, il libro verrà presentato a Casa Dante, a Firenze, con un’intervista condotta dal critico letterario Giuseppe Baldassarre.
Di un’altra voce sarà la paura è un’opera che non si limita a narrare la tragedia della violenza, ma si propone di dare nuova forza e speranza a chi l’ha vissuta. Un atto di coraggio poetico che merita di essere ascoltato e letto.