Alfredo Mateo, portiere di un edificio nell’Upper Manhattan, è stato incriminato per aver sottratto 477.685 dollari a un’ex insegnante in pensione, dopo che questa aveva lasciato il suo appartamento per andare in una casa di riposo e, successivamente, è deceduta. Secondo l’accusa, l’uomo, 38 anni, ha rubato 26 assegni dal conto della donna, alterando le informazioni per incassarli a proprio favore, mentre la vittima si trovava sotto tutela legale.
Il procuratore distrettuale Alvin L. Bragg ha dichiarato che Mateo ha approfittato della sua posizione di fiducia per truffare la donna. Il portiere è stato accusato di furto aggravato, frode e furto d’identità. Nonostante l’entità delle accuse, l’avvocato di Mateo ha dichiarato che il suo cliente si è dichiarato non colpevole e ha rifiutato ulteriori commenti.
Secondo la procura, i crimini sono iniziati dal giorno dopo la morte del marito della vittima, che risiedeva ancora nell’appartamento mentre lei era in cura. Mateo avrebbe incassato il primo assegno il giorno successivo al decesso dell’uomo, iniziando così una serie di prelievi illeciti che includevano anche la sottrazione di fondi dalla pensione della vittima e un assegno di 3.000 dollari dal conto del defunto marito.
La truffa non si è fermata lì. Mateo è accusato di aver falsificato i documenti della pensione dell’insegnante per cercare di ottenere accesso a una rendita e di cambiare le informazioni per i pagamenti futuri, in modo da dirottarli sul proprio conto bancario. Ha persino cercato di impersonare la donna, che all’epoca aveva 91 anni, durante una chiamata al sistema pensionistico della città, nel tentativo di modificare i contatti nel suo profilo.
Gli inquilini dell’edificio di Riverside Drive, dove Mateo ha lavorato per cinque anni, si sono detti scioccati dalle accuse. Un residente di lunga data ha descritto Mateo come un portiere benvoluto e affidabile, parte di una comunità in cui la fiducia nei confronti del personale era alta.