Una fiaccolata per ricordare gli ostaggi rapiti da Hamas, fra cui Hersh Goldberg-Polin
Una folla accende delle candele per gli ostaggi presi da Hamas al Columbus Circle, New York | via Shutterstock

Un israelo-americano tra i 7 ostaggi uccisi a Gaza

Goldberg-Polin era noto per la sua passione per il calcio, la musica e i viaggi. Era presente al festival musicale Supernova il giorno in cui è stato sequestrato e, durante l'assalto, ha perso parte di un braccio mentre difendeva un rifugio di emergenza dagli assalitori di Hamas.

Hersh Goldberg-Polin, israelo-americano di 23 anni, è stato trovato morto in un tunnel a Gaza nel fine settimana, dopo essere stato preso in ostaggio da Hamas il 7 ottobre scorso. Goldberg-Polin, nato nella Bay Area in California e trasferitosi in Israele all’età di 8 anni, era diventato uno degli ostaggi più riconosciuti a livello internazionale tra i 240 sequestrati durante l’attacco di Hamas in Israele.

La notizia della sua morte è stata confermata dalle autorità israeliane e dalla sua famiglia, che ha annunciato il ritrovamento tramite una dichiarazione. “Con il cuore spezzato, la famiglia Goldberg-Polin è distrutta nell’annunciare la morte del loro amato figlio e fratello, Hersh,” si legge nella dichiarazione. La famiglia ha chiesto riservatezza e ha rifiutato di rilasciare interviste.

Goldberg-Polin era noto per la sua passione per il calcio, la musica e i viaggi. Era presente al festival musicale Supernova il giorno in cui è stato sequestrato e, durante l’assalto, ha perso parte di un braccio mentre difendeva un rifugio di emergenza dagli assalitori di Hamas. Nei mesi successivi al suo rapimento, i suoi genitori, Rachel Goldberg e Jon Polin, sono diventati tra i più accesi sostenitori della liberazione degli ostaggi, partecipando a incontri con leader politici e persino con il Papa, nel tentativo di riportare il figlio a casa.

L'attrice Debra Messing con un cartello che ritrae Hersh Goldberg-Polin
L’attrice Debra Messing con un cartello che ritrae Hersh Goldberg-Polin | via Shutterstock

La sua morte, avvenuta per mano di Hamas secondo quanto dichiarato dal Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ha scosso profondamente la comunità internazionale. Molti in America, dove Hersh era nato, hanno espresso il loro dolore, ricordandolo come un simbolo di speranza. “È devastante,” ha dichiarato Susan Gordon Newman, una residente di Chicago, la città natale dei genitori di Hersh. “C’era così tanta speranza per quasi un anno, e ora non c’è più speranza.”

Al momento, restano ancora sequestrati sette cittadini americani a Gaza, mentre le autorità israeliane affermano che più di 60 ostaggi sono ancora vivi, e i corpi di circa 35 persone, ritenute morte, sono ancora nella Striscia di Gaza.

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