L’amministrazione Trump ha annunciato la riapertura di un centro di detenzione per immigrati a Newark, nel New Jersey, a pochi chilometri da New York City. La struttura, nota come Delaney Hall, sarà gestita privatamente e potrà ospitare fino a 1.000 detenuti, ampliando in modo significativo la capacità dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) nel Nord-Est degli Stati Uniti. La riapertura del centro sarà utile soprattutto a gestire l’intensificarsi degli gli arresti e le deportazioni, con l’obiettivo dichiarato di ridurre drasticamente il numero di immigrati privi di documenti nel Paese.
Il Delaney Hall sarà il primo nuovo centro di detenzione attivato sotto la Presidenza Trump e segna un cambio di passo rispetto agli anni precedenti, quando il New Jersey aveva adottato misure per limitare l’uso di strutture private nella gestione dei detenuti per immigrazione. New Jersey e di New York sono stati tradizionalmente considerati rifugi sicuri per gli immigrati, e la scelta di aprire qui un centro di detenzione potrebbe portare alimentare tensioni politiche.
La struttura si trova in un’area industriale nei pressi dell’aeroporto di Newark Liberty e potrebbe giocare un ruolo strategico nell’organizzazione delle deportazioni. Secondo Caleb Vitello, direttore ad interim dell’ICE, la posizione è determinante: «La vicinanza a un aeroporto internazionale semplifica la logistica e aiuta a garantire la tempestiva elaborazione delle persone in nostra custodia». Il governo federale sta anche valutando l’uso di due basi militari, una a Niagara Falls e l’altra in una zona rurale del New Jersey, come punti di smistamento per le espulsioni.
Attualmente, il New Jersey ha un solo altro centro di detenzione per immigrati, situato a Elizabeth, con una capacità di circa 200 posti. L’ICE utilizza anche tre carceri locali nello stato di New York, nelle contee di Clinton e Orange e vicino a Buffalo, che nel complesso ospitano circa 600 persone. Alcuni immigrati arrestati a New York City vengono inviati in una grande struttura in Pennsylvania, di proprietà della GEO Group, una delle principali aziende che gestiscono carceri private negli Stati Uniti.
Delaney Hall è anch’esso di proprietà della GEO Group, che ha già investito milioni di dollari per ristrutturare la struttura in previsione della riapertura. Il centro era stato chiuso nel 2017 e convertito in una casa di reinserimento per detenuti. La sua riapertura è resa possibile da una sentenza del 2023 che ha dichiarato incostituzionale la parte di una legge del New Jersey che vietava la gestione privata dei centri di detenzione per immigrati. La decisione è stata impugnata dallo stato, ma nel frattempo il centro di Elizabeth è rimasto operativo, e ora lo stesso avverrà per Delaney Hall.
L’annuncio della riapertura ha provocato critiche immediate da parte di attivisti per i diritti degli immigrati e di esponenti politici locali. «Avere questo centro di detenzione come contraltare alla Statua della Libertà è il simbolo di quanto siamo caduti in basso sull’immigrazione», ha dichiarato Amy Torres, direttrice della New Jersey Alliance for Immigrant Justice. Anche il sindaco di Newark, Ras J. Baraka, ha espresso contrarietà all’iniziativa e ha annunciato che cercherà di fermarla: «Non resteremo a guardare mentre l’ICE opera con impunità, violando non solo i nostri valori, ma anche i processi legali che regolano questo Paese».
Anche il governatore del New Jersey, il democratico Philip D. Murphy, si è detto «estremamente deluso» dalla decisione dell’amministrazione Trump e ha promesso di continuare a contrastare l’apertura di strutture di detenzione per immigrati nello stato. Tuttavia, la GEO Group ha già dichiarato che il centro sarà operativo entro la primavera e che rappresenta una parte essenziale della sua strategia di lungo termine. Durante una recente conferenza con gli investitori, l’azienda ha sottolineato che Delaney Hall sarà il suo più grande centro di detenzione sulla costa orientale e che il contratto con l’ICE potrebbe generare fino a un miliardo di dollari nei prossimi 15 anni.
La riapertura di Delaney Hall è parte di una più ampia strategia dell’amministrazione Trump per espandere la detenzione e le espulsioni degli immigrati irregolari. Il sindaco di New York, Eric Adams, ha mostrato apertura a collaborare con le autorità federali, valutando la possibilità di consentire all’ICE di operare all’interno del carcere di Rikers Island, nonostante le leggi sui “santuari” in vigore nella città. Secondo le stime, circa 400.000 immigrati privi di documenti vivono attualmente a New York City, e la nuova struttura di Newark potrebbe diventare un punto nevralgico per il loro trattenimento prima della deportazione.
Parallelamente, il governo federale sta valutando l’uso della base militare di Fort Dix, nel New Jersey, come ulteriore centro di detenzione per immigrati. La base era stata utilizzata nel 2021 per ospitare migliaia di rifugiati afghani dopo la presa del potere da parte dei talebani, ma ora potrebbe essere riconvertita per accogliere persone in attesa di espulsione. Il nuovo piano dell’amministrazione Trump segna un deciso allontanamento dalle politiche dell’era Biden, puntando su una detenzione di massa come strumento principale per il controllo dell’immigrazione.