Spari nella notte di Midtown: Kris Boyd, cornerback dei Jets, in condizioni critiche

New York si è svegliata con una notizia che scuote tanto il mondo dello sport quanto quello della vita urbana: Kris Boyd, 29 anni, cornerback dei New York Jets, è ricoverato in condizioni critiche dopo essere stato colpito da un colpo d’arma da fuoco nel cuore di Manhattan.

La dinamica dell’incidente. Erano da poco passate le due del mattino quando Boyd, che si trovava all’esterno di un noto ristorante-lounge su West 38th Street, è rimasto coinvolto in una discussione degenerata improvvisamente in violenza. Un proiettile lo ha raggiunto all’addome.
La scena, in una delle zone più vive e frequentate della città, si è trasformata in pochi secondi in un caos fatto di urla, auto in fuga e persone che cercavano riparo dietro ogni possibile riparo.

Trasportato d’urgenza al Bellevue Hospital, il giocatore è stato subito sottoposto alle cure necessarie. Le sue condizioni sono definite critiche ma stabili. Al momento, nessun arresto è stato effettuato e gli investigatori stanno lavorando per identificare i responsabili, ricostruire la dinamica e capire se Boyd fosse il bersaglio o un coinvolto accidentale.

Chi è Kris Boyd

Texano, sorridente, disciplinato, con un passato brillante all’Université del Texas, Boyd era arrivato ai Jets con una promessa nuova: rimettersi in carreggiata dopo stagioni altalenanti tra Minnesota, Arizona e Houston.
Quest’anno, tuttavia, un infortunio alla spalla lo aveva tenuto fermo, rallentando il suo rientro in campo. La notte della sparatoria non era una notte di sport, ma una serata qualunque in città, in quel sottilissimo spazio di libertà che ogni atleta professionista si concede lontano dal campo.

C’è qualcosa in questo episodio che colpisce oltre la cronaca.
Parla della vulnerabilità degli atleti fuori dallo stadio, quando la fama non basta a schermarli dai rischi della vita reale. Parla della città, dei suoi angoli imprevedibili, delle vie illuminate che convivono con reazioni improvvise e imprevedibili.

E soprattutto parla di quel confine sottile – quasi invisibile – tra la persona e il personaggio pubblico. Boyd non era “il cornerback dei Jets” nel momento in cui è stato colpito. Era un ragazzo fuori a cena.

La NFL, i compagni di squadra, gli amici e migliaia di tifosi stanno riempiendo i social con messaggi di incoraggiamento e solidarietà. La speranza è una sola: che Boyd possa recuperare completamente e tornare a vivere la sua carriera e la sua vita lontano da violenza e pericoli.

Condividi questo articolo sui Social

Facebook
WhatsApp
LinkedIn
Twitter

Post Correlati

Ritorna il camping di lusso Governors Island

Se stai cercando una fuga perfetta dalla frenesia della città senza allontanarti troppo, Governors Island potrebbe essere la tua destinazione ideale. E se desideri trasformare questa breve fuga in un’esperienza indimenticabile, Collective Retreats è pronto ad accoglierti con le sue

Leggi Tutto »

Hudson Yards illumina anche il Vessel per le feste

Per la prima volta dalla sua apertura, il Vessel sarà incluso nelle decorazioni natalizie di Hudson Yards, che quest’anno ha deciso di estendere l’illuminazione dell’intero distretto anche alla sua struttura più riconoscibile. È una evento, visto che dalla sua inaugurazione

Leggi Tutto »

Dove si può pattinare sul ghiaccio quest’inverno

A New York l’avvio della stagione invernale coincide ogni anno con la riapertura delle principali piste di pattinaggio, diventate negli ultimi decenni una componente imprescindibile dell’offerta turistica della città. Le strutture disponibili sono distribuite in più distretti e includono sia

Leggi Tutto »
Torna in alto