donna uccisa da un poliziotto nel New Jersey

Si indaga su una donna uccisa da un agente nel New Jersey

Domenica notte, un uomo ha chiamato il 911 riferendo che sua sorella stava avendo una crisi mentale, brandiva un coltello e necessitava di essere portata in ospedale. Una volta arrivati i rinforzi, questi hanno forzato la porta. La sorella è uscita nel corridoio e uno degli agenti le ha sparato una volta al petto.

L’ufficio del procuratore generale del New Jersey ha avviato un’indagine sulla morte di una donna che è stata colpita a morte da un agente di polizia intervenuto in risposta a una chiamata al 911 che segnalava una crisi di salute mentale. L’incidente è avvenuto durante il fine settimana in un complesso residenziale a Fort Lee.

Secondo quanto riportato dall’ufficio del procuratore generale, la donna, la cui identità non è stata resa pubblica, è stata colpita al petto da un proiettile. Gli agenti di polizia presenti sulla scena hanno immediatamente fornito assistenza medica e la donna è stata trasportata all’Englewood Hospital, dove è poi deceduta. Al momento, non non è chiara l’esatta dinamica che ha portato alla sparatoria.

L’episodio arriva poco dopo la sparatoria mortale avvenuta in Illinois il 6 luglio, in cui Sonya Massey è stata uccisa dalla polizia dopo una chiamata al 911. L’evento ha scatenato indignazione e proteste a livello nazionale.

Domenica notte, un uomo ha chiamato il 911 riferendo che sua sorella stava avendo una crisi mentale, brandiva un coltello e necessitava di essere portata in ospedale. Gli agenti del dipartimento di polizia di Fort Lee sono intervenuti al complesso residenziale Pinnacle al 69 di Main Street intorno all’1:25. Uno dei primi agenti arrivati ha parlato nel corridoio fuori dall’appartamento con l’uomo che aveva richiesto l’intervento. Successivamente, l’agente ha aperto la porta dell’appartamento, dove ha visto due donne, tra cui quella che sembrava essere la sorella del chiamante.

Le due donne hanno chiuso la porta e hanno intimato all’agente di non entrare. Una volta arrivati i rinforzi, questi hanno forzato la porta. La sorella è uscita nel corridoio e uno degli agenti le ha sparato una volta al petto. Sul luogo è stato recuperato un coltello, secondo la dichiarazione ufficiale.

Il New Jersey dispone di un programma di risposta alternativa chiamato Arrive Together, che prevede la collaborazione tra un agente delle forze dell’ordine e un esperto certificato di salute mentale per rispondere alle chiamate al 911 riguardanti crisi di salute mentale. L’ufficio del procuratore generale ha dichiarato che il programma era attivo in tutte le 21 contee del New Jersey, ma che il comune di Fort Lee non partecipava al programma. Tra dicembre 2021 e giugno 2024, ci sono state 4.019 interazioni Arrive nello stato, di cui circa 161 nella contea di Bergen, che include Fort Lee.

Paula Rogovin, 76 anni, co-fondatrice del Teaneck Peace and Justice Vigil, un gruppo comunitario del New Jersey, ha espresso la sua indignazione per l’ennesimo caso di uso della forza letale da parte della polizia. “È semplicemente sbagliato, deve finire.” ha dichiarato. La signora Rogovin ha sottolineato che non vi era alcun motivo o giustificazione per la sparatoria, dato che sono disponibili corsi di formazione locali sulla risposta alle crisi di salute mentale per gli agenti di polizia della contea di Bergen attraverso il programma 262-HELP.

Condividi questo articolo sui Social

Facebook
WhatsApp
LinkedIn
Twitter

Post Correlati

Ritorna il camping di lusso Governors Island

Se stai cercando una fuga perfetta dalla frenesia della città senza allontanarti troppo, Governors Island potrebbe essere la tua destinazione ideale. E se desideri trasformare questa breve fuga in un’esperienza indimenticabile, Collective Retreats è pronto ad accoglierti con le sue

Leggi Tutto »
Torna in alto