accampamento di migranti sgomberato a Randall's Island, New York

Sgomberato un accampamento di migranti a Randall’s Island

Secondo quanto riferito, l'accampamento era sorto all’esterno di un grande dormitorio temporaneo che attualmente ospita circa 3.000 migranti. L'accampamento è molto esplicativo della situazione immigratoria di New York, che si trova a gestire un numero crescente di persone arrivate dal confine meridionale degli Stati Uniti.

Le autorità di New York hanno avviato lunedì mattina lo sgombero di un accampamento di migranti su Randall’s Island, l’isola situata tra Manhattan e il Bronx. L’accampamento, composto da tende da campeggio, teli di plastica e materassi sparsi, ospitava decine di migranti, per lo più uomini provenienti dall’Africa occidentale e dall’America Latina, che avevano scelto di dormire all’aperto dopo essere stati costretti a lasciare il sistema di accoglienza cittadino.

Secondo quanto riferito, l’accampamento era sorto all’esterno di un grande dormitorio temporaneo che attualmente ospita circa 3.000 migranti. La struttura, aperta nell’agosto 2023, è composta da tendoni bianchi che accolgono i migranti su delle brande disposte a file. L’accampamento è molto esplicativo della situazione immigratoria di New York, che si trova a gestire un numero crescente di persone arrivate dal confine meridionale degli Stati Uniti. Finora sono stati accolti oltre 210.000 migranti, molti dei quali sono stati sistemati in hotel, uffici e altri rifugi di fortuna creati ad hoc per gestire l’emergenza.

Lunedì mattina, polizia e operai municipali hanno iniziato a sgomberare l’area, raccogliendo gli oggetti abbandonati dai migranti e invitandoli a lasciare l’accampamento. Alcuni migranti hanno cercato di ottenere un nuovo posto in un rifugio attraverso il Dipartimento dei Servizi per i Senzatetto, che ha offerto loro assistenza per raggiungere i centri di accoglienza. Molti, però, si sono mostrati diffidenti, temendo di aver esaurito il tempo loro concesso nel sistema di accoglienza e di non poter più beneficiare di una sistemazione stabile.

Lo sgombero ha suscitato critiche da parte di associazioni locali, come la Legal Aid Society e la Coalition for the Homeless, che hanno denunciato le operazioni come “crudeli e confuse”. Secondo le organizzazioni, gli sgomberi interrompono la ricerca di lavoro e di alloggi stabili da parte dei migranti, senza offrire un adeguato supporto che ne favorisca l’integrazione. Le autorità cittadine hanno invece difeso l’operazione, sostenendo che le condizioni dell’accampamento non erano sicure né per i migranti né per gli altri cittadini di New York.

La situazione immigratoria a New York si fa sempre più complessa e lo sgombero di questo accampamento segue di poche settimane le polemiche relative alla violenza e la pericolosità generata attorno ad un rifugio a Brooklyn. Le autorità locali hanno promesso di continuare a cercare soluzioni che garantiscano sicurezza e dignità sia ai migranti sia ai residenti di New York, ma prima che la situazione torni ad una parvenza di normalità sembra ci sia da aspettare ancora molto.

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