Subway Surfing quindicenne morto new york

Quindicenne morto sui binari, si pensa al subway surfing

Il subway surfing è una pratica che esiste sin dagli anni Ottanta, consistente per l'appunto nel muoversi con la metropolitana aggrappandosi al tetto, al retro o ai lati dei vagoni. Alcuni non si limitano a tenersi aggrappati ma provano anche a correre sui tetti dei treni in movimento, a volte saltando da un vagone all'altro o da un treno all'altro quando questi si incrociano su binari paralleli.

Venerdì, un ragazzo di 15 anni è stato trovato morto sui binari di una stazione della metropolitana del Queens. Le autorità non hanno ancora rivelato l’identità del giovane, ma la polizia ha dichiarato che la causa più probabile della morte è il “subway surfing”, una pratica che consiste nell’usare la metropolitana aggrappandosi all’esterno – sui lati o sul tetto – delle carrozze.

Il ritrovamento del corpo è avvenuto intorno alle 17:30, quando gli agenti hanno risposto a diverse chiamate al 911 che segnalavano una persona incosciente alla stazione di Beach 90th Street nei Rockaways. I soccorritori giunti sul posto non hanno potuto fare altro che constatare la morte del ragazzo, che presentava gravi ferite alla testa.

L’ufficio del medico legale di New York City non ha ancora determinato ufficialmente la causa del decesso, ma il fenomeno del “subway surfing” è noto per essere estremamente pericoloso e sembrerebbe la ragione più plausibile.

Tra i giochi per smartphone più popolari degli ultimi anni c’è proprio Subway Surfers, dove il giocatore veste i panni di un writer che cerca di scappare dalla polizia muovendosi sui binari della metropolitana e, all’occasione, sui tetti dei vagoni in movimento dei treni, raccogliendo bonus e monete. Il gioco potenzialmente è infinito, ma la partita termina una volta che si urta un treno o si viene acciuffati dal poliziotto che insegue il protagonista.

Detto così, il fenomeno che dilaga per New York – e che solo l’anno scorso ha causato cinque decessi – sembrerebbe tratto proprio dal videogioco e da “sfide social”, come spesso raccontano allarmati i media generalisti cavalcando la preoccupazione dei genitori. Ma niente di tutto questo ha davvero a che fare con il subway surfing.

Si tratta, infatti, di una pratica che esiste sin dagli anni Ottanta, consistente per l’appunto nel muoversi con la metropolitana aggrappandosi al tetto, al retro o ai lati dei vagoni. Alcuni non si limitano a tenersi aggrappati ma provano anche a correre sui tetti dei treni in movimento, a volte saltando da un vagone all’altro o da un treno all’altro quando questi si incrociano su binari paralleli. Negli ultimi tempi il fenomeno è cresciuto: la Metropolitan Transportation Authority ha fatto sapere che solo nel 2022 si sono contati più di 800 episodi di subway surfing.

Quest’anno, fino a giugno, si contano già 104 incidenti segnalati e tre morti, inclusi un ragazzo di 14 anni colpito da un treno a Brooklyn e un altro di 13 anni nel Bronx.

La Metropolitan Transportation Authority (MTA), che gestisce il sistema di trasporto pubblico della città, sta collaborando con le piattaforme di social media per rimuovere contenuti che glorificano il “subway surfing” e per sensibilizzare il pubblico sui pericoli. Alcune circolari hanno richiesto al personale di bordo di controllare l’esterno dei vagoni prima di ripartire da una stazione e spesso si sentono annunci che sconsigliano la pratica.

Raramente le persone che vengono beccate a surfare vanno incontro a qualche tipo di sanzione, e spesso il tutto finisce con qualche rimprovero, soprattutto in caso di maggiorenni.

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