Piovono critiche dopo la violenza della polizia alla manifestazione pro-Palestina di Brooklyn

Sabato scorso, Bay Ridge, un quartiere di Brooklyn, è stato teatro di violenti scontri tra polizia e manifestanti pro-Palestina. La manifestazione, che ha visto la partecipazione di centinaia di persone, è stata segnata da quella che alcuni funzionari locali e organizzatori hanno definito una risposta inaspettatamente aggressiva da parte del Dipartimento di Polizia di New York (NYPD).

Durante la protesta, sono stati ripresi almeno due ufficiali in camicia bianca, uniforme tipica dei comandanti, mentre colpivano tre manifestanti stesi a terra. In un video di 50 secondi, si vede un ufficiale immobilizzare un uomo e colpirlo ripetutamente alle costole, mentre un altro ufficiale è stato ripreso mentre prende a pugni il volto di un altro manifestante. Kaz Daughtry, vice commissario delle operazioni del dipartimento, ha dichiarato che circa 40 persone sono state arrestate per “aver bloccato illegalmente le strade”, ma non ha commentato l’uso della forza da parte degli agenti.

Bay Ridge, che ospita una significativa comunità arabo-americana, organizza ogni anno manifestazioni a metà maggio per commemorare la Nakba, o “catastrofe”, ovvero il periodo in cui centinaia di migliaia di palestinesi furono costretti a lasciare le loro case durante la guerra del 1948 che portò alla fondazione di Israele.

Sparsi i commenti della politica. Il senatore statale Andrew Gounardes ha espresso preoccupazione per la risposta della polizia, giudicando i video come “profondamente preoccupanti”. Gounardes ha sottolineato che non sembrava fosse necessaria una risposta così aggressiva da parte delle forze dell’ordine. Anche Justin Brannan, consigliere comunale dell’area, ha criticato l’approccio della polizia. Alec Brook-Krasny, deputato repubblicano, ha affermato che un’indagine determinerà se le azioni della polizia fossero giustificate, ma ha sottolineato che alcuni manifestanti stavano “violando la legge” rifiutandosi di sgomberare la strada.

Donna Lieberman, direttrice esecutiva della New York Civil Liberties Union, ha duramente criticato il comportamento della Strategic Response Group del NYPD, un’unità spesso dispiegata durante le proteste e già oggetto di diverse cause legali. Lieberman ha dichiarato che la gestione della manifestazione da parte dell’SRG “è stata una violazione del diritto dei newyorkesi di esprimersi” e rischia di scoraggiare l’espressione politica, sottolineando il diverso trattamento riservato ai manifestanti pro-Pal rispetto a quelli pro-Israele.

Abdullah Akl, uno degli organizzatori della protesta, ha definito la risposta della polizia “insolita e senza precedenti”, specialmente per una manifestazione che si svolge ogni anno e che è nota per la partecipazione di famiglie con bambini. Ha raccontato di aver visto due uomini spinti a terra, uno dei quali con il volto sanguinante, e ha confermato che tre manifestanti sono finiti in ospedale.

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