Attimi di terrore domenica scorsa, intorno alle 13:30 locali, quando un uomo armato ha puntato un fucile contro l’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel suo golf club di West Palm Beach. Trump è illeso, e l’FBI sta trattando l’accaduto come un tentativo di omicidio. Il sospettato, Ryan Wesley Routh, 58 anni, è stato arrestato poco dopo, ma i motivi del suo gesto restano ancora sconosciuti.
L’episodio si è svolto mentre Trump stava giocando a golf. Un agente dei servizi segreti, portatosi avanti per dei controlli di routine sul percorso che avrebbe fatto l’ex Presidente, ha notato una canna di fucile sporgere da una recinzione vicina al campo. L’agente ha reagito prontamente, sparando alcuni colpi, mentre le guardi del corpo dell’ex Presidente hanno messo Trump al sicuro in una stanza dedicata.
Il sospettato è fuggito su una Nissan nera, abbandonando il fucile, alcune borse e una telecamera montata sulla recinzione. Un testimone ha scattato una foto della targa dell’auto, che ha aiutato le forze dell’ordine a localizzare e fermare Routh poco tempo dopo. Non è ancora chiaro se l’uomo abbia effettivamente aperto il fuoco contro Trump.
Routh, originario del North Carolina, ha un passato di precedenti. Secondo le prime indagini, l’uomo aveva trascorso gli ultimi anni tentando di arruolarsi come mercenario in Ucraina, dove sperava di combattere contro la Russia. Al momento del suo arresto, avvenuto sull’Interstate 95, non era armato e non ha opposto resistenza. Sembra che non abbia neanche chiesto le ragioni dell’arresto.
Routh ha precedenti penali per reati minori. Durante le indagini gli agenti hanno anche scoperto che nel 2002, in North Carolina, un uomo con lo stesso nome si era barricato in un negozio armato di mitragliatrice. Al momento non si sa se si tratti della stessa persona arrestata domenica o se le accuse di quell’episodio siano mai state chiarite.
Sui suoi profili social, Routh aveva espresso supporto all’Ucraina e ammirazione per figure politiche come Tulsi Gabbard. Era già noto per essere stato citato dal New York Times nel 2023 in un’inchiesta sui combattenti stranieri in Ucraina, dove avrebbe cercato di organizzare trasferimenti illegali di soldati afghani.