In una giornata che potremmo definire storica, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO), in collaborazione con l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC), ha promosso un’iniziativa al Palazzo di Vetro dell’ONU volta a esplorare il ruolo dello sport nella lotta contro il crimine. La Fondazione Milano-Cortina 2026 ha avuto l’onore di essere il primo Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici invitato a condividere la propria esperienza, sottolineando l’importanza dello sport come strumento di promozione della pace, dello sviluppo sostenibile, dell’inclusione e del rispetto. “L’Italia riconosce da tempo il ruolo inestimabile dello sport,” ha dichiarato l’ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente all’ONU, durante il suo intervento, evidenziando come questo tema sia stato proposto per il dibattito annuale dell’Assemblea Generale.
Durante l’evento, Domenico De Maio, Education & Culture Director della Fondazione Milano-Cortina 2026, ha illustrato l’approccio innovativo del programma educativo Gen26, ideato per prevenire la violenza e la criminalità tra i giovani. De Maio ha spiegato come lo sport possa trasformare le comunità ad alto rischio e migliorare la vita dei più fragili, promuovendo coesione sociale e scoraggiando comportamenti criminali. “Lo sport ha la forza di ispirare e aiuta i giovani a trasformare sentimenti negativi come rabbia e solitudine in emozioni positive”, ha affermato De Maio.