La Corte Suprema degli Stati Uniti annulla il divieto sui calci per fucili introdotto da Trump

La decisione segna una battuta d'arresto significativa per uno dei pochi provvedimenti federali volti a limitare la violenza armata negli Stati Uniti, in un contesto dove le iniziative legislative si sono spesso arenate al Congresso.

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha annullato venerdì il divieto sui “bump stocks”, dispositivi che permettono ai fucili semiautomatici di sparare a una velocità paragonabile a quella delle mitragliatrici. La misura, introdotta dall’amministrazione Trump dopo la sparatoria di massa a Las Vegas del 2017, è stata dichiarata incostituzionale con un voto di 6 a 3, con i giudici divisi lungo linee ideologiche. La decisione segna una battuta d’arresto significativa per uno dei pochi provvedimenti federali volti a limitare la violenza armata negli Stati Uniti, in un contesto dove le iniziative legislative si sono spesso arenate al Congresso.

Il giudice Clarence Thomas, autore dell’opinione della maggioranza, ha dichiarato che il Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives (ATF) aveva oltrepassato la propria autorità statutaria classificando i “bump stocks” come mitragliatrici. La norma, che prevedeva pene detentive per il possesso o la vendita di questi dispositivi, è stata ritenuta eccessiva e non supportata da una base legale solida. Questa decisione rappresenta non solo una vittoria per i sostenitori dei diritti sulle armi, ma anche un importante precedente giuridico che potrebbe limitare il potere regolamentare delle agenzie amministrative.

La decisione ha suscitato reazioni contrastanti. I giudici liberali della Corte, Sonia Sotomayor, Elena Kagan e Ketanji Brown Jackson, hanno espresso una ferma opposizione. Sotomayor, nella sua opinione dissenziente, ha sottolineato come il divieto rappresentasse uno dei pochi interventi efficaci del governo per contrastare l’epidemia di violenza con armi da fuoco nel paese. Dall’altra parte, gruppi di difesa dei diritti delle armi, come la New Civil Liberties Alliance, sostenuta dal miliardario Charles Koch, hanno salutato la decisione come una vittoria contro quelli che considerano abusi di potere da parte delle agenzie federali.

Il caso, sollevato da Michael Cargill, proprietario di un negozio di armi in Texas, ha acceso un dibattito sulla definizione legale di “mitragliatrice” e sull’autorità del Congresso e delle agenzie federali di regolamentare le armi da fuoco. Secondo il National Firearms Act del 1934 e il Gun Control Act del 1968, le mitragliatrici e i dispositivi che possono trasformare le armi in mitragliatrici sono fortemente regolamentati. Tuttavia, fino al divieto dell’amministrazione Trump, i “bump stocks” erano legali perché aumentavano la velocità di sparo senza modificare il grilletto in modo tale da essere considerati mitragliatrici. La decisione della Corte Suprema potrebbe avere implicazioni di vasta portata non solo per la regolamentazione delle armi, ma anche per il ruolo e l’autorità delle agenzie amministrative negli Stati Uniti.

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