Quando la legge entra a City Hall: Eric Adams e la crisi che scuote New York

In molti vorrebbero le dimissioni del commissario Edward Caban

Quella che ha coinvolto Caban è una delle quattro indagini federali che puntano l'amministrazione Adams. Il sequestro del telefono dovrebbe riguardare, almeno in parte, un'indagine su delle attività di sicurezza in alcuni night club

Dopo i fatti di giovedì scorso, con gli agenti federali che hanno proceduto al sequestro di diversi dispositivi in capo all’amministrazione Adams, adesso la poltrona del commissario della polizia di New York, Edward A. Caban, inizia a scricchiolare. Il sequestro del cellulare di Caban è avvenuto insieme a quello di altri funzionari, tra cui il primo vicesindaco Sheena Wright e il cancelliere scolastico David C. Banks, sebbene nessuno sia stato formalmente accusato.

Ma le voci sulle possibili dimissioni di Caban si rincorrono più che rispetto alle altre figure coinvolte nella vicenda. Il sindaco Adams, alla domanda dei giornalisti che chiedevano se potesse garantire che Caban sarebbe stato ancora a capo del dipartimento tra due mesi, ha dichiarato che “nella vita non c’è nulla di garantito”. Robert Holden, un democratico del Queens noto per il suo sostegno alle forze dell’ordine, non ha invece esitato a chiedere che Caban faccia un passo indietro “per il bene del dipartimento e della città”.

Quella che ha coinvolto Caban è una delle quattro indagini federali che riguardano l’amministrazione Adams. Al sindaco erano già stati sequestrati due cellulari per fare luce su una presunta donazione illegale del governo turco durante la campagna elettorale di Adams, in cambio di pressioni sul Dipartimento dei Vigili del Fuoco per ottenere un nullaosta sulla costruzione di una nuova ambasciata turca.

Il sequestro del telefono di Caban, invece, dovrebbe riguardare, almeno in parte, un’indagine su delle attività di sicurezza in alcuni night club che vedono coinvolto anche il fratello del commissario, James, ex agente di polizia licenziato dal dipartimento nel 2001. Anche a lui è stato sequestrato il telefono la scorsa settimana.

Ad oggi, il futuro del commissario è incerto, e la domanda che ci si fa è già su chi potrebbe prendere il suo posto se dovesse dimettersi. Alcuni fanno il nome di Kaz Daughtry, un funzionario di spicco noto per la sua personalità determinata, mentre altri puntano su Tania Kinsella, la prima vicedirettrice, o Tarik Sheppard, responsabile delle relazioni pubbliche del dipartimento.

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