Un ragazzo di 17 anni è stato fermato e accusato di tentato omicidio per una sparatoria avvenuta nella notte di sabato a Times Square, in pieno centro di Manhattan. Secondo la polizia, avrebbe aperto il fuoco dopo un litigio con un giovane di 19 anni, ferendo lui e altre due persone. Gli spari sono partiti poco prima dell’una e mezza del mattino, all’incrocio tra West 44th Street e la Settima Avenue, una zona che, anche nelle ore notturne, resta tra le più frequentate di New York.
I colpi hanno raggiunto il 19enne al piede destro; una ragazza di 18 anni è stata sfiorata al collo e un uomo di 65 anni è stato colpito alla gamba sinistra. Gli agenti in pattuglia nei dintorni hanno sentito i colpi e sono arrivati rapidamente sul posto. Le tre persone ferite sono state trasportate al Bellevue Hospital e, secondo le autorità, si trovano in condizioni stabili.
Times Square, soprannominata “l’incrocio del mondo”, è da decenni uno dei luoghi simbolo della città: teatro di celebrazioni come il Capodanno con la discesa della sfera luminosa, è anche una delle aree con la maggiore concentrazione di telecamere di sorveglianza e presenza di agenti. Ma non è sempre stato così: negli anni Novanta era considerata una zona degradata, segnata da criminalità e spaccio; le massicce operazioni di riqualificazione e il rafforzamento della sicurezza ne hanno cambiato radicalmente l’immagine, ma episodi violenti continuano a verificarsi saltuariamente.
Quella di sabato è stata la seconda sparatoria in meno di due settimane nel centro di Manhattan a coinvolgere più vittime. Alla fine di luglio, a poco più di un chilometro di distanza, un uomo aveva sparato all’interno di un edificio su Park Avenue, uccidendo quattro persone — tra cui un agente della polizia fuori servizio — e ferendone gravemente un’altra. È stato l’attacco armato più letale registrato a New York negli ultimi venticinque anni.
I dati ufficiali indicano che, nonostante episodi di questo tipo facciano grande notizia, i reati violenti legati alle armi da fuoco sono in calo costante rispetto ai livelli raggiunti durante la pandemia. Nei primi sette mesi del 2025 la città ha registrato il numero più basso di sparatorie e vittime dall’inizio delle rilevazioni, e luglio ha segnato un record minimo per quel mese dal 2017. Ciò non ha però ridotto la percezione di insicurezza in luoghi ad alta visibilità come Times Square.
Subito dopo l’accaduto, la polizia ha isolato diverse strade tra la Settima Avenue e Broadway, con un dispiegamento di pattuglie e auto di servizio che ha ridotto il traffico pedonale abituale della zona. Alcuni commercianti hanno deciso di chiudere in anticipo: tra loro Ahmed Talal, venditore di gelati, che ha raccontato di aver visto correre tre persone, seguite da una decina di agenti, pochi istanti dopo gli spari.
