Per anni si è parlato di una presunta fuga dalla California, descrivendo lo stato come un territorio in declino, schiacciato da tasse elevate, crisi abitative e nuove destinazioni più competitive. Ma i numeri raccontano un’altra storia. L’economia della California non solo resiste: cresce più rapidamente di molte nazioni sovrane, tanto da superare oggi il Giappone e diventare la quarta economia più grande del pianeta.
La California ha ufficialmente superato il Giappone, diventando la quarta economia mondiale. È quanto emerge dagli ultimi dati economici, che segnano un momento storico per lo stato americano, con un PIL che ha toccato i 4,1 trilioni di dollari.
Il governatore Gavin Newsom non ha perso tempo nel celebrare il risultato, definendo la California “un modello per il resto del mondo”. Ma mentre lo stato festeggia, si profila una nuova minaccia: le tariffe commerciali proposte dall’ex presidente Donald Trump, che rischiano di colpire duramente settori chiave come l’automotive e l’export tecnologico.
Il piano di Trump prevede l’introduzione di tariffe massicce, tra cui un’imposta del 25% sulle auto giapponesi. Una mossa che potrebbe destabilizzare non solo il Giappone – già alle prese con una crescita economica debole – ma anche la stessa California, che ha costruito parte della sua potenza economica proprio grazie agli scambi globali.
Il governatore Newsom ha annunciato azioni legali per bloccare l’entrata in vigore delle tariffe, avvertendo che “l’economia californiana non sarà usata come pedina in giochi politici”.
Intanto, la Banca del Giappone monitora con attenzione la situazione e valuta contromisure per proteggere la sua fragile ripresa.
Il successo economico della California arriva in un momento di forti tensioni globali, sollevando interrogativi su quanto a lungo potrà mantenere il suo slancio in un contesto commerciale sempre più incerto.