Nome dell'autore: Paolo Della Sala

Paolo Della Sala è uno scrittore e musicista che trova ispirazione nella musica mentre lavora ai suoi articoli e racconti. Ha collaborato con Gianni Celati e ha ricevuto influenze da figure come Paolo Fabbri, Carlo e Natalia Ginzburg e Umberto Eco. Attualmente, scrive per diverse testate, tra cui Il Settimanale, Reputation Review e L’Opinione, concentrandosi su geopolitica e cultura. Ha esperienza anche con Il Secolo XIX, Rai Radio Tre e altre testate. Ha pubblicato "Alice Disambientata" con Gianni Celati e curato l'archivio di Gianni Rodari. Nel cinema e nella TV, ha lavorato come promoter per Portofino Film Commission e come aiuto regista in videomusica e pubblicità, oltre ad essere stato interprete-musicista per La Chambre des Dames.

Paolo Della Sala

Progetto rivoluzionario: Fincantieri e Saipem contro attacchi Houthi con droni subacquei

Fincantieri annuncia l’inizio di una collaborazione con Saipem, la società che con ENI cura le infrastrutture energetiche in diverse zone del mondo: gasdotti inshore o offshore, survey per la ricerca di giacimenti, rigassificatori, GNL e molto altro.Il capitale azionario di Saipem è costituito in maggioranza da Eni e Cassa Depositi e Prestiti. L’iniziativa evidentemente nasce […]

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La comunicazione è un’arma contro i cattivi maestri della pazza folla

La comunicazione istituzionale deve agire positivamente, non intossicare le masse, trasformando ogni questione in un atto di guerra contro il proprio nemico politico. Per non parlare della comunicazione dei media, quella più scervellata, stupida, piena di errori, disambientante e benpensante. E’ pur vero che la comunicazione (il linguaggio, le parole, le immagini, i segni del

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La Russia non si fermerà: prossima tappa la Moldavia?

Sono le deficienze dei politici idioti a rendere efficienti i politici macellai. E’ questa la legge fondamentale della politica internazionale.Neville Chamberlain nella conferenza di Monaco del 1938 “regalò” impunità e altro tempo per armarsi, per giunta perdendo per sempre la faccia, dal momento che la conferenza si concluse con un accordo vigliacco che diede via

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Quando i morti hanno un’eco diversa per media e opinione pubblica

La cartina di tornasole della Storia sono alcune nazioni: Israele da sempre. I curdi da un secolo. Il conflitto tra Hamas e Israele, scatenato con un eccidio infame, ha dato luogo a un movimento di massa contro Israele in tutte le nazioni liberaldemocratiche, sfruttando il paravento dell’estremismo di Benjamin Netanyahu. I media mainstream hanno per

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Dal conflitto in Ucraina a quelli dell’Asia Occidentale, cosa succederà nel 2024?

Il sito di geopolitica Memri riporta un articolo della Rossiyskayia Gazeta, quotidiano ufficiale del governo russo. Il testo sembra essere un velato invito a continuare la guerra, rivolto a “local players” come Hamas, Huthi, Hezbollah, ma è anche una Maja desnuda che disvela le intenzioni di Putin e dei suoi alleati di stabilire un “nuovo

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Media e Potere

Media evoNel 2005 Robert K. Kaplan scriveva un saggio importante e profetico, titolato Media Evo, nel quale definiva un potere assoluto quello assunto dai media mainstream di quegli anni (pensiamo a CNN e alla globalizzazione del web), paragonabile solo al papato medievale. Mentre i politici diventano sempre più deboli, per i giornalisti avviene, secondo Kaplan,

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