Google punta il nucleare per alimentare i propri data center

Google punta al nucleare per alimentare i propri data center

La chiusura dell'accordo con Kairos Power segna l'inizio di una nuova era per il colosso tecnologico, che necessita di sempre più energia per le proprie infrastrutture

Google ha annunciato un accordo con Kairos Power, azienda statunitense impegnata nella costruzione di piccoli reattori nucleari modulari (SMR), con il sostegno del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti. L’obiettivo di Google è alimentare i propri data center, vero cuore pulsante di internet e, soprattutto, della tecnologie di intelligenza artificiale, un settore in forte espansione che richiede quantità significative di energia.

I data center sono già responsabili del 4% del consumo elettrico negli Stati Uniti, una percentuale destinata a crescere fino al 9% entro il 2030. L’aumento esponenziale della domanda di energia elettrica richiede alle aziende tecnologiche di cercare soluzioni più sostenibili. E l’energia nucleare, che non produce gas serra, è considerata una delle opzioni più idonee per ridurre l’impatto ambientale.

L’annuncio di Google segue quello di altre aziende tecnologiche che stanno puntando al nucleare come risorsa per le proprie infrastrutture: Microsoft, ad esempio, ha annunciato a settembre un accordo per ottenere energia nucleare da Three Mile Island, impianto noto, tra le altre cose, per un grave incidente nucleare negli anni Settanta.

Google ha sottolineato che l’accordo con Kairos Power non riguarda solo la fornitura energetica per i propri data center e uffici, ma il colosso tecnologico supporterà l’azienda nella costruzione dei primi reattori modulari entro il 2030, anche se i dettagli finanziari e materiali dell’accordo non sono stati resi noti.

Gli SMR, rispetto ai tradizionali reattori nucleari, sono più piccoli, meno costosi e progettati per essere costruiti in fabbriche specializzate prima di essere installati dove necessario. Tuttavia, non è ancora certo che queste tecnologie manterranno le promesse in termini di efficienza e sicurezza. Attualmente solo tre reattori modulari sono operativi nel mondo, situati in Cina e Russia, mentre altri 19 paesi stanno lavorando a propri progetti SMR.

Kairos Power ha già iniziato la costruzione di un reattore dimostrativo per provare il potenziale della sua tecnologia. Se l’esperimento avrà successo, potrebbe aprire la strada a una nuova era di energia nucleare più sicura, accessibile e sostenibile, dando una spinta fondamentale non solo a Google, ma all’intera industria tecnologica statunitense.

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