Nel corso della sua lunga carriera, che si è estesa dagli anni ’30 agli anni ’90, il leggendario attore italiano Marcello Mastroianni ha recitato in oltre 100 film. Molti di questi, tra cui La Dolce Vita e 8½, sono diventati classici del cinema italiano. Oggi, Cinecittà sta lavorando per preservare la sua eredità a livello mondiale sotto la guida della Presidente Chiara Sbarigia.
Il recente restauro di Le Notti Bianche di Luchino Visconti rappresenta l’ultimo passo in avanti in questo progetto. Giovedì 12 dicembre, il film è stato proiettato qui a New York al MoMA durante la serata di apertura della rassegna “Marcello and Chiara Mastroianni, A Family Affair”, una serie di film organizzata congiuntamente dal Museum of Modern Art e Cinecittà.
“Abbiamo un grande skill sulla conservazione e sul restauro”, ha detto Sbarigia. “È importante perché questi film restino a disposizione del pubblico e delle nuove generazioni”.
Cinecittà dispone di un archivio di oltre 5000 film restaurati, secondo Sbarigia, e la lista è in continua espansione. Gli sforzi di restauro sono principalmente condotti in collaborazione con l’Istituto Luce-Cinecittà, uno degli archivi cinematografici più antichi d’Europa, fondato nel 1924. I film recentemente restaurati vengono poi proiettati in festival ed eventi in tutto il mondo e resi disponibili agli appassionati di cinema.
“È importante portare il nostro cinema italiano in questo magnifico luogo di arte”, ha spiegato Sbarigia, facendo riferimento al significato culturale del MoMA a New York. Il museo ha proiettato più volte i classici del cinema italiano restaurati da Cinecittà. Nel 2020, hanno ospitato una retrospettiva sul regista Federico Fellini in occasione del suo centenario.
Tuttavia, questa è la prima retrospettiva del MoMA sul cinema italiano che celebra congiuntamente le opere di padre e figlia. Chiara Mastroianni, figlia di Marcello Mastroianni e dell’attrice francese Catherine Deneuve, recita da oltre 30 anni. Il programma della film series includerà anche diversi suoi film, tra cui la prima americana di Marcello Mio, in cui esplorerà la sua esperienza nel confrontarsi con l’eredità di suo padre: “È molto bello che questa volta venga portato il cinema di una volta di una grande icona del nostro cinema insieme ai film della figlia”, ha commentato Sbarigia.
Le Notti Bianche (1957), diretto da Luchino Visconti, racconta di due persone solitarie, Mario e Nina, che si connettono durante alcune notti intense, nonostante Nina stia ancora aspettando il suo vecchio amore. Il film esplora il dolore dell’amore non corrisposto e la natura effimera della speranza. In una scena, che sua figlia Chiara dice sia stata improvvisata, Mastroianni inizia a ballare in modo pazzo.
La scena riflette la spontaneità, il fascino e la vulnerabilità che caratterizzano il suo stile di recitazione.
“Secondo me, [Marcello Mastroianni] ha rappresentato da una parte un’icona della mascolinità italiana. Era bello, era simpatico, era divertente. Ma dall’altra parte è stato uno che ha rotto tutti gli schemi perché non si è adattato ai cliché del bello che poteva essere una strada facile per un attore”.
Mastroianni ha interpretato numerosi ruoli controversi nel corso della sua carriera. In Una Giornata Particolare (1971), ha interpretato un uomo gay in un periodo in cui il tema dell’omosessualità era ancora un tabù in Italia. In Ginger e Fred (1986), ha sperimentato il ruolo di un vecchio simpatico che non si prendeva troppo sul serio.
“È stata una persona molto coraggiosa”, dice Sbarigia.
“Marcello and Chiara Mastroianni, A Family Affair”, sarà al MoMA fino al 5 gennaio, con nuovi film in programma ogni settimana.
