Il Presidente Joe Biden ha concesso una grazia “piena e incondizionata” al figlio Hunter Biden, cancellando così le accuse di evasione fiscale e di acquisto illegale di un’arma da fuoco e per le quali rischiava una condanna fino a 25 anni di carcere. La decisione di Biden è arrivata domenica sera e segue svariate dichiarazioni pubbliche in cui aveva promesso di non interferire con la giustizia, escludendo categoricamente un proprio intervento. Joe Biden ha motivato la propria decisione sostenendo che che le accuse contro il figlio Hunter fossero “politicamente motivate” e richieste dai suoi oppositori politici per colpire lui come presidente.
Ovviamente, la scelta del Presidente ha scatenato una tempesta politica. Donald Trump, in attesa di insediarsi dopo aver vinto le elezioni contro Kamala Harris, ha definito la grazia “un abuso della giustizia” e ha promesso ritorsioni durante il suo mandato. A lui, si sono accodati anche altri politici repubblicani e commentatori conservatori, non mancando paragoni tra la grazia ad Hunter e quella che tradizionalmente si dà ai tacchini per il Giorno del Ringraziamento.
Tra le accuse mosse ad Hunter Biden figuravano tre capi d’accusa legati all’acquisto ed al possesso di una pistola: il figlio del Presidente avrebbe infatti mentito all’interno dei moduli d’acquisto dell’arma, dichiarando di non essere dipendente da droghe, in un periodo in cui ne faceva uso abituale. Per questi capi d’accusa è stato giudicato colpevole lo scorso giugno. Successivamente, a settembre, hunter Biden si è dichiarato colpevole di altri nove capi d’imputazione in riferimento all’evasione di circa 1,4 milioni di dollari di tasse sul reddito.
Oggi, sobrio da oltre cinque anni, Hunter Biden ha accolto la grazia con sollievo, dicendo di aver ammesso i propri errori e di non dare per scontata l’opportunità ricevuta. La scelta del Presidente, a soli cinquanta giorni dal passaggio di poteri a Donald Trump, arriva in un momento in cui non può più fare male ai Democratici, vista la sconfitta alle elezioni e nonostante la natura controversa del provvedimento. Provvedimento che, comunque, nonostante le polemiche, ha dei precedenti. Altri presidenti, tra cui Bill Clinton e lo stesso Donald Trump, hanno infatti utilizzato l’istituto della grazia in favore di familiari o persone vicine. Trump, ad esempio, graziò Steve Bannon, ex consigliere e stratega dell’ex Presidente, nonché noto attivista di estrema destra, arrestato per truffa e riciclaggio di denaro.