Jessica Tisch, una delle figure più influenti dell’amministrazione di New York, è pronta a fare il suo ritorno al Dipartimento di Polizia (NYPD) come 48ª commissaria nella storia del corpo e seconda donna a ricoprire questo ruolo – nonché quarto commissario dell’era Adams. Con un curriculum di tutto rispetto e tre lauree ad Harvard, Tisch assume l’incarico in un momento di forti tensioni, tra proteste contro le pratiche di sorveglianza, aumenti di aggressioni e stupri, e un contesto di nervosismo generale tra i cittadini.
Gli ultimi anni non sono stati facili per il NYPD. La polizia ha perso un numero significativo di agenti, molti dei quali lamentano stress, carichi di lavoro eccessivi e retribuzioni insufficienti. A tutto questo si aggiungono polemiche per l’uso crescente delle tattiche di stop-and-frisk, giudicate discriminatorie, e le accuse di mancanza di responsabilità per gli abusi. Nonostante un calo complessivo della criminalità, la percezione di insicurezza persiste.
Un ritorno, dunque. Dopo aver lasciato il dipartimento nel 2020, la sua nomina è stata sostenuta anche dall’ex commissario William Bratton, che vede nella Tisch una leader capace di affrontare l’ambiente machista e spesso caotico del NYPD. La stessa, infatti, eredita un dipartimento in estrema difficoltà interna. Dopo le dimissioni di Keechant Sewell, arrivate per via della continua ingerenza politica nelle sue decisioni, quelle di Edward Caban, coinvolto in alcuni scandali giudiziari, e le ultime del commissario ad interim Thomas Donlon, colpito da alcune indagini dell’FBI dopo solo una settimana dall’inizio dell’incarico, non c’è dubbio che la nomina di Tisch porti con sé la speranza di un momento di tregua e continuità.