Gli orrori che hanno portato alla morte per stenti un bambino di quattro anni ad Harlem

Gli orrori che hanno portato alla morte per stenti un bambino di quattro anni ad Harlem

Il piccolo aveva raggiunto il peso di dieci chili, ovvero quello di un bambino di un anno. Sopravvissuti, ma in condizioni precarie, gli altri tre fratellini

Jahmeik Modlin, quattro anni, pesava meno di dieci chili quando è stato trovato nell’appartamento di famiglia, ad Harlem. Magro come uno scheletro, con i capelli radi e sporchi, il viso segnato da segni inequivocabili di lunga sofferenza. È morto la mattina seguente, il 14 ottobre. Una tragedia familiare che ha scosso il quartiere. I suoi fratelli maggiori, cinque, sei e sette anni, sono stati ricoverati in ospedale, anch’essi gravemente malnutriti. L’appartamento, dove vivevano Jahmeik e la sua famiglia, è stato descritto come un luogo di abusi sistematici: il cibo era bloccato dietro serrature e gli spazi erano fatiscenti.

I genitori del piccolo, Nytavia Ragsdale e Laron Modlin, sono stati arrestati con l’accusa di omicidio colposo di secondo grado e rischiano fino a 15 anni di carcere. Entrambi hanno ammesso di non aver fornito cure adeguate ai loro figli, con la madre che ha raccontato episodi di estremo disagio: un frigo rivolto verso il muro per impedire ai figli di mangiare, lucchetti agli scaffali, il figlio che vomitava e poi mangiava il suo stesso vomito. Il padre ha dichiarato di non essersi accorto del deperimento del bambino, “distratto” da videogiochi e telefono. È inevitabile chiedersi se esista un limite al quale un essere umano smette di vedere.

La famiglia era già nota all’Amministrazione per i Servizi all’Infanzia (A.C.S.), il colosso burocratico incaricato di vigilare sui bambini a rischio. Dal 2019, si erano accumulati rapporti e segnalazioni, fino alla chiusura dell’ultimo caso nel 2022, quando l’agenzia concluse che “non c’era pericolo”. Tanti, dunque, gli interrogativi su come le istituzioni, ed in particolare l’A.C.S., abbiano potuto chiudere un occhio su una situazione di abuso già nota dal 2019.

Dal canto suo, il sindaco Eric Adams ha difeso l’operato dell’A.C.S., sottolineando il difficile equilibrio tra proteggere i bambini e non interferire troppo nelle dinamiche familiari. Ma i critici, tra cui l’ex commissaria dell’agenzia Gladys Carrión, hanno evidenziato che la mancanza di un’azione tempestiva può avere conseguenze devastanti, soprattutto in casi come questo, in cui i segnali di allarme erano chiaramente presenti.

La comunità di Harlem è rimasta scioccata e incredula. I vicini ricordano Nytavia Ragsdale come una madre gentile e disponibile, incapaci di sospettare l’orrore nascosto tra le mura della sua casa. Il caso è ora sotto inchiesta e la città attende sviluppi.

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