La benzina scende sotto i 3 dollari al gallone, e gli americani tornano a respirare, letteralmente e simbolicamente. Dopo mesi di inflazione soffocante, il prezzo del carburante, che per molti rappresenta la misura più tangibile del benessere (o del malessere) economico, si è abbassato fino a toccare livelli che non si vedevano da febbraio. Secondo i dati del club automobilistico AAA, martedì il prezzo medio per un gallone di benzina normale era di 3,16 dollari, un calo dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In 19 stati, inclusi quelli cruciali per le elezioni come Georgia, Carolina del Nord e Wisconsin, i prezzi sono già scesi sotto i 3 dollari.
Il prezzo della benzina, esposto su ogni pompa come una sentenza quotidiana, non è mai stato solo una questione di economia: è un’ossessione nazionale, un termometro per capire se gli americani ce la stanno facendo o se stanno arrancando: da sempre, sono un punto di discussione sia per gli elettori che per i politici. C’è anche da dire, però, che gli americani spendono circa il 2% del loro reddito disponibile per il carburante, una percentuale inferiore rispetto a quasi tutte le elezioni presidenziali recenti.
Intanto, Kamala Harris lo dice a gran voce: è grazie alle decisioni dell’amministrazione Biden, come l’uso delle riserve nazionali di carburante e l’allentamento delle norme per la produzione di benzina, se i prezzi sono calati. Ma Donald Trump non ci sta e rilancia, come solo lui sa fare: sotto i 2 dollari, dice, li porterò io, anche se non ha fornito dettagli su come realizzare tale obiettivo, giudicato da molti irrealistico.
Sul piano globale, il petrolio segue la sua strada, influenzato più dalle dinamiche del mercato internazionale che dalle parole dei politici. Il prezzo del greggio è sceso di oltre il 15% nell’ultimo anno, grazie a una maggiore produzione al rallentamento della domanda, soprattutto in Cina. Sebbene i produttori OPEC abbiano cercato di mantenere alto il prezzo del petrolio limitando l’offerta, i tentativi hanno avuto risultati misti. Ma basta una scintilla in Medio Oriente, e tutto può cambiare di nuovo, spingendo nuovamente i prezzi verso l’alto.
Eppure, sotto la superficie, qualcosa sta cambiando in modo più profondo. Gli americani consumano meno benzina, e non solo per il prezzo. Alcuni analisti avvertono, infatti, che la domanda di benzina non tornerà mai ai livelli pre-pandemia. Complice l’aumento dell’efficienza energetica e la diffusione di veicoli elettrici e ibridi, il consumo di carburante è già inferiore del 4% rispetto al 2019. Le stazioni di servizio stanno compensando questa riduzione aumentando i margini di profitto, ma per gli automobilisti, ogni centesimo risparmiato alla pompa è una piccola vittoria in tempi economici incerti.