David C. Banks, cancelliere del sistema scolastico pubblico di New York, ha annunciato che lascerà il suo incarico a fine dicembre, in un momento che definire delicato sarebbe riduttivo. Il motivo non è solo il logoramento di un sistema educativo che fatica a risollevarsi dopo la pandemia, ma l’inchiesta federale su di lui e sui suoi familiari.
L’uscita di scena di Banks, a pochi mesi dalla fine dell’anno solare, è la quarta in meno di due settimane per l’amministrazione del sindaco Eric Adams. Prima di lui, il commissario di polizia e l’avvocato capo della città avevano già rassegnato le dimissioni, seguiti a ruota dal commissario alla salute. A far tremare le fondamenta del municipio non è solo la fuga dei dirigenti, ma la sensazione sempre più forte che qualcosa si stia incrinando irreparabilmente. L’inchiesta federale, che ha coinvolto anche la fidanzata di Banks, Sheena Wright, prima vice sindaco, è solo l’ultimo tassello di un puzzle inquietante che continua a complicarsi.
L’inchiesta su Banks, separata dalle altre che riguardano l’amministrazione Adams, si concentra su una società di consulenza gestita dal fratello minore di Banks, Terence. Anche il fratello Philip Banks, vice sindaco per la sicurezza pubblica, è stato coinvolto nell’indagine, con il sequestro del suo telefono da parte degli investigatori. Ad oggi, comunque, nessuna accusa formale è stata ancora avanzata contro Banks o i suoi familiari.
Nel suo ultimo discorso annuale sullo stato delle scuole, Banks ha parlato di resilienza e integrità, esortando gli educatori a rimanere saldi di fronte alle avversità. Il sistema scolastico di New York si trova infatti ad affrontare una serie di problemi significativi, tra cui il calo delle performance accademiche degli studenti, le conseguenze psicologiche e comportamentali della pandemia e l’arrivo di quasi 40.000 bambini migranti nell’ultimo anno. Applausi di circostanza per un cancelliere che, pur avendo introdotto alcune importanti riforme, come la revisione del curriculum di lettura, è stato criticato per la lentezza nell’implementazione di altre misure cruciali, non riuscendo a dare una spinta decisiva al sistema scolastico.
Ora, con l’annuncio delle sue dimissioni, Banks lascia un vuoto difficile da colmare. Melissa Aviles-Ramos, già capo del suo staff, dovrebbe prenderne il posto, ma resta da capire se si tratterà di una soluzione temporanea o definitiva.
