L’ex governatore di New York, Andrew M. Cuomo, è tornato al centro delle polemiche per la gestione delle case di riposo durante la pandemia. Una sottocommissione congressuale a guida repubblicana sta indagando sul suo coinvolgimento nella redazione di un rapporto del Dipartimento della Salute dello Stato che minimizzava le responsabilità del governo statale per le migliaia di morti avvenute nelle strutture per anziani nei primi mesi del 2020.
Cuomo ha negato di aver visto o rivisto il rapporto prima della sua pubblicazione, sostenendo di non avere alcun ricordo in merito. Tuttavia, dalle email interne emergerebbe che l’ex governatore non solo era a conoscenza del documento, ma avrebbe anche apportato personalmente modifiche a una prima bozza. In un messaggio inviato dai suoi assistenti, infatti, si fa riferimento a correzioni suggerite da Cuomo stesso, con particolare attenzione al paragrafo che sottolineava la diffusione del virus attraverso il personale e le visite esterne.
Secondo le email esaminate dalla sottocommissione, le modifiche di Cuomo tendevano a spostare l’attenzione su fattori esterni, come la diffusione comunitaria del virus tra gli operatori sanitari e i visitatori, riducendo l’impatto delle scelte politiche sulle conseguenze nelle case di riposo. Il rapporto, pubblicato nel luglio 2020, fu successivamente criticato per non essere stato validato da esperti esterni né sottoposto a revisione scientifica.
La gestione iniziale della pandemia da parte di Cuomo gli aveva garantito una grande visibilità mediatica e consensi a livello nazionale, culminati con la pubblicazione del suo libro “American Crisis: Leadership Lessons From the Covid-19 Pandemic”. Tuttavia, con il tempo, la risposta dello Stato è stata messa sotto esame, soprattutto per quanto riguarda le oltre 15.000 morti tra i residenti delle case di riposo.
Il portavoce di Cuomo, Rich Azzopardi, ha difeso l’operato dell’amministrazione, attribuendo la diffusione del virus nelle case di riposo al personale asintomatico. Ha inoltre descritto la commissione congressuale come una “commissione MAGA”, in riferimento al movimento di Donald Trump, affermando che le linee guida statali sulle case di riposo erano in linea con quelle federali.