A Disney World col programma per gli studenti indigenti, licenziati dipendenti scolastici

A Disney World col programma per gli studenti indigenti, licenziati dipendenti scolastici

La mente dietro questo abuso è stata identificata in Linda Wilson, allora responsabile per il Queens del Dipartimento dell'Istruzione di New York. Secondo il rapporto, la Wilson avrebbe portato le proprie figlie in alcuni di questi viaggi e incoraggiato anche altri colleghi a fare lo stesso, mantenendo però il tutto segreto.

C’è qualcosa di grottesco nel rovesciare il senso di un programma destinato agli ultimi per regalare vacanze a chi di vacanze non ne ha bisogno. È accaduto a New York, alcuni dipendenti hanno utilizzato fondi destinati agli studenti senza fissa dimora per organizzare vacanze personali, portando i propri figli a Disney World, New Orleans e altre destinazioni turistiche. L’inchiesta, condotta dal commissario speciale per le scuole pubbliche della città, ha rivelato un abuso di un programma pensato per offrire opportunità di arricchimento e premi per il rendimento scolastico di studenti in condizioni precarie.

La mente dietro questo abuso è stata identificata in Linda Wilson, allora responsabile per il Queens del Dipartimento dell’Istruzione di New York. Secondo il rapporto, la Wilson avrebbe portato le proprie figlie in alcuni di questi viaggi e incoraggiato anche altri colleghi a fare lo stesso, mantenendo però il tutto segreto. Per riuscirci, avrebbe falsificato firme dei genitori degli studenti e aggirato i controlli interni del Dipartimento, organizzando le gite tramite una non-profit.

Il programma, finanziato da sovvenzioni, doveva essere riservato a studenti che vivono in rifugi temporanei, automobili o sistemazioni di emergenza. Tuttavia, la maggior parte di questi ragazzi non ha mai partecipato ai viaggi. Nel caso del viaggio a Disney World, solo alcuni studenti senza fissa dimora sono stati inclusi, e solo dopo le insistenze di un insegnante. Così, mentre i ragazzi senza casa continuavano a vivere il proprio inferno quotidiano, i figli dei privilegiati volavano a Disneyland.

In un’epoca in cui si parla tanto di meritocrazia, di “ascensore sociale” bloccato, la storia di Linda Wilson è un colpo basso per chi crede ancora nella funzione pubblica come argine alle disuguaglianze. Lei stessa ha negato ogni addebito, definendo l’indagine una caccia alle streghe. Tuttavia, il rapporto parla chiaro: tra il 2016 e il 2019, viaggi che avrebbero dovuto includere gite educative a Boston, Washington, D.C. e persino spettacoli a Broadway, sono stati sfruttati per offrire vacanze a dipendenti del sistema scolastico e alle loro famiglie. In un caso, invece di partecipare a una visita universitaria prevista a Syracuse, la Wilson e un gruppo di partecipanti si sono recati alle Cascate del Niagara.

La risposta dell’amministrazione è arrivata, anche se tardiva. I dipendenti coinvolti non lavorano più nelle scuole pubbliche di New York, ha dichiarato una portavoce del Dipartimento dell’Istruzione, sottolineando che tutto questo è accaduto prima dell’arrivo dell’attuale cancelliere, David C. Banks.

L’indagine, avviata nel 2019 dopo una segnalazione anonima, ha portato anche all’intervento del Consiglio cittadino dei Conflitti di Interesse. In un accordo raggiunto lo scorso mese, una delle dipendenti coinvolte, Mishawn Jack, ha ammesso di aver portato le sue figlie a uno spettacolo di Broadway e in un viaggio a Washington, usando posti riservati a studenti senza fissa dimora.

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