La città di Peapack-Gladstone, nel New Jersey, ha deciso l’abbattimento di circa 60 oche che popolano il parco pubblico di Liberty Park. Secondo le autorità locali, gli escrementi degli uccelli creano un pericolo per la salute pubblica, rendendo necessaria una drastica riduzione della popolazione di oche.
In una recente riunione, il sindaco Mark Corigliano ha dichiarato che la salute e il benessere degli esseri umani sono prioritari rispetto a quelli degli animali, sottolineando la necessità dell’intervento.
La misura ha sollevato un’ondata di indignazione tra gli abitanti. In molti si oppongono fermamente all’abbattimento, considerandolo una forma di crudeltà ingiustificata. Una petizione online contro la decisione ha raccolto oltre 6.000 firme e per il 29 giugno è stata indetta una manifestazione di protesta all’aeroporto di Teterboro, un luogo simbolico dove nel 2022 l’USDA ha abbattuto 827 oche per motivi di sicurezza aerea.
Gli oppositori della misura, tra cui Doreen Frega dell’Animal Protection League of New Jersey, sostengono che esistono metodi non letali per gestire la popolazione di oche. Frega ha definito l’abbattimento “la forma punitiva più crudele e orribile per un animale”, sottolineando l’esistenza di alternative più etiche e moderne.
La Humane Society ha criticato la decisione del consiglio comunale, descrivendo l’uccisione delle oche come una “soluzione temporanea”. L’organizzazione suggerisce invece di modificare l’habitat per scoraggiare la presenza degli uccelli, una soluzione considerata più sostenibile ed efficace a lungo termine.
Nancy Minich, architetta paesaggistica e consulente per la Animal Protection League, ha evidenziato come la vegetazione intorno allo stagno di Liberty Park attiri naturalmente le oche. Secondo Minich, la presenza di ampi prati tagliati e acqua rappresenta un ambiente ideale per questi uccelli, definendolo “un paradiso per le oche”.
Nonostante le critiche e le alternative proposte, la città ha firmato un contratto di quasi 45.000 dollari con il Servizio Faunistico del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti per procedere con l’eradicazione delle oche nei prossimi cinque anni. La maggioranza del consiglio comunale rimane ferma nella decisione, ignorando le pressioni degli attivisti e dei cittadini preoccupati.