Nel mondo antico la felicità era stata sempre considerata essenzialmente un fatto pubblico, connesso con l’esercizio delle virtù civiche, dell’agire giusto ed onesto dell’individuo a favore della collettività. Non a caso Platone ed Aristotele stimavano la virtù come la premessa indispensabile della felicità collettiva in una comunità politica. La dimensione sociale e pubblica prima che privata della felicità divenne uno dei capisaldi delle molteplici trattazioni prodotte dagli illuministi.
Tra questi illuministi troviamo lo storico, giurista e filosofo napoletano Gaetano Filangieri che nel suo capolavoro “La Scienza della legislazione” composta da cinque libri, suddivisi in otto volumi, apparsa a partire dal 1780 e rimasta incompiuta con la morte dell’autore, nel tomo dedicato alle leggi politiche ed economiche, elaborò il diritto alla felicità.
Tale diritto alla felicità è contenuto nel carteggio che Filangieri trattiene all’epoca con Benjamin Franklin, delegato nell’assemblea costituente americana del 1789, assemblea presieduta da George Washington. Franklin fornì un notevole contributo nel redigere la Carta costituzionale americana anche grazie allo scambio di una fitta corrispondenza tra il 1781 e il 1788 che avvenne proprio con Filangieri, infatti nella Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America del 1776 con la quale le tredici colonie americane giustificarono la loro volontà di autogovernarsi è così citato: “Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per sé stesse evidenti: che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono stati dotati dal loro Creatore di alcuni diritti inalienabili, che tra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità”.
Ricordiamo inoltre, che l’importanza delle relazioni di corrispondenza tra il napoletano Gaetano Filangieri e l’americano Benjamin Franklin è stato oggetto nel 2021 presso l’Istituto di Cultura Italiana a New York, diretto da Fabio Finotti, di un simposio internazionale online che ha ostentato l’attualità del giurista napoletano con i maggiori illuministi europei ed in particolare con lo statunitense Franklin.