A poche ore dall’inizio dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, migliaia di ambientalisti si sono riuniti a Midtown Manhattan per esprimere il loro forte sostegno alla lotta contro i combustibili fossili. Questo evento ha segnato l’inizio della “Settimana del clima” e ha visto i manifestanti chiedere ai leader globali, tra cui il presidente statunitense Joe Biden, di porre fine all’uso di petrolio e gas, che sono considerati le principali cause del riscaldamento globale.
Le strade di Midtown Manhattan, che presto ospiteranno delegazioni diplomatiche provenienti da tutto il mondo per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, sono state percorse da circa 15.000 partecipanti, ognuno portando cartelli con slogan come “I combustibili fossili uccidono” e “Dichiarare l’emergenza climatica”. Un manifestante ha persino scelto di vestirsi simbolicamente da pupazzo di neve che sta sciogliendosi, per sottolineare l’impatto del cambiamento climatico.
Queste proteste di domenica sono parte di una campagna globale promossa dal Climate Group, un’organizzazione ambientalista no-profit. Questa campagna mira a mobilitare oltre un milione di persone in 54 nazioni diverse, tra cui Stati Uniti, Italia, Germania, Regno Unito, Corea del Sud, India e altre. L’obiettivo principale è sensibilizzare le leadership globali sulla questione climatica in vista dell’incontro delle Nazioni Unite sul clima COP28, che si terrà tra due mesi. Si spera che questo incontro porti a un accordo globale per la graduale eliminazione di carbone, petrolio e gas, e che si intraprendano azioni decisive per affrontare il cambiamento climatico.