Via libera alla legge di Bilancio. Dopo una lunga maratona notturna, la Camera ha approvato la Manovra finanziaria con 216 voti favorevoli e 126 contrari. Il governo Meloni ottiene così il sì finale a un provvedimento da 22 miliardi di euro, che la premier definisce orgogliosamente «serio e responsabile».
La legge di Bilancio interviene su pensioni, fisco e casa, con l’obiettivo dichiarato di sostenere famiglie, lavoro, imprese e sanità.
La posizione del governo
La maggioranza rivendica una scelta di rigore e respinge le accuse di favorire i redditi più alti. «Non è una Manovra per i ricchi», è il messaggio che arriva dai banchi della maggioranza, mentre il Governo sottolinea in particolare la riduzione dell’Irpef per il ceto medio e una serie di misure mirate, pensate in un contesto economico piuttosto complesso.
Giorgia Meloni parla di una legge di Bilancio «che incide realmente sulla vita quotidiana degli italiani, mantenendo fede agli impegni assunti», mentre arriva anche una notizia positiva dall’Europa: la Commissione Ue ha sbloccato l’ottava rata del Pnrr, pari a 12,8 miliardi di euro, rafforzando le risorse a disposizione dell’Italia.
La posizione delle opposizioni
Il giudizio delle opposizioni è negativo. Nell’aula di Montecitorio non sono mancate proteste e cartelli contro il governo. La segretaria del Pd, Elly Schlein, definisce la Manovra «un disastro» e accusa l’esecutivo di aiutare «i più ricchi». Duro anche Giuseppe Conte: «Sembra un circo, ma non fa ridere».
Secondo le opposizioni, il provvedimento non offre risposte adeguate ai giovani e alle fasce più deboli della popolazione.

Le risorse per gli italiani all’estero
Nel corso del dibattito parlamentare Di Sanzo, sottolinea i risultati ottenuti dal Partito Democratico a favore delle comunità italiane all’estero.
«Nonostante il quadro complessivo della Manovra, grazie agli emendamenti del Pd siamo riusciti a garantire risorse concrete», sottolinea. Tra gli stanziamenti previsti:
• 500 mila euro per il biennio 2026-2027 a sostegno della lingua e cultura italiana all’estero
• 1,5 milioni di euro per le scuole paritarie italiane
• 500 mila euro per rafforzare la rete dei consoli onorari
• 500 mila euro nel 2026 per il Consiglio generale degli italiani all’estero
• 700 mila euro per i Comitati degli italiani all’estero
• 1 milione di euro per le Camere di Commercio italiane nel mondo
Tra i risultati rivendicati anche l’eliminazione della tassa di 250 euro per la registrazione dei nuovi nati, introdotta dalla recente legge sulla cittadinanza. Intanto, la legge di Bilancio è definitiva, ma il confronto politico resta aperto.«Per le nostre comunità nel mondo continueremo a esserci sempre», conclude Di Sanzo.




