Un tripudio di paillettes e glamour fa da sfondo alla scintillante New York durante il periodo natalizio. Da Gossip Girl a Sex and The City la moda e questa meravigliosa città si sono rese delle vere protagoniste sullo schermo tanto quanto nella realtà, trasformando brand in vere icone di stile e facendo delle strade di New York una passerella interminabile.
Trascorrevo ore a osservare i look di Carrie Bradshaw e delle sue amiche, sognando il giorno in cui avrei potuto ammirare dal vivo la moda nella “grande mela”. Oggi quel sogno è realtà, e posso condividere con voi la bellezza che i miei occhi stanno vedendo.

Per descrivere la moda amo usare la citazione di uno dei più illustri sociologi, Tim Edwards, che sostiene che la moda sia il proverbiale vaso di Pandora. “Se si solleva il coperchio per esaminarla, colori, tessuti e incantesimi volano via insieme ai loro significati magici, seducenti e persino irritanti, e – per quanto ci si sforzi – è impossibile riuscire a rinchiuderli di nuovo. Proprio in questo risiedono il suo fascino e la sua difficoltà, nell’assenza di parametri, confini o persino limiti.
La moda dunque, tutt’altro che un fenomeno futile o superficiale, è una realtà complessa, di enorme rilevanza sociale e individuale”.
Passeggiando sulla Fifth Avenue o tra le strade di SoHo ci si ritrova completamente immersi in un’atmosfera magica, la stessa magia senza limiti e confini di cui parla Edwards. Vetrine in movimento, manichini che sembrano viventi, tessuti, addobbi e luci che illuminano le strade e richiamano l’attenzione anche del passante più distratto.
In una New York sempre frenetica, ancora di più nel periodo che precede le feste, la moda riesce a farci rallentare per ammirare la sua bellezza, il suo fascino, ha il potere di sorprenderci, farci emozionare, sognare e sorridere.

Dallo spettacolo di luci di Saks alla classe indiscussa di Bergdorf Goodman, dall’eleganza e lo charme di Printemps alla tradizione di Macy’s, ogni negozio regala un’esperienza unica e speciale.
Ma la moda non è solo nelle vetrine, si respira anche nelle strade tra cappotti oversize, stivali dai colori più audaci e maglioni natalizi; il lusso viene mescolato con l’immancabile streetwear e la praticità newyorkese, ogni look racconta la personalità di chi lo indossa.

Della moda ho sempre amato il fatto che sia un linguaggio non verbale che riesce a comunicare più di quanto le parole possano fare; un linguaggio universale che unisce culture, stili e mondi diversi, un luogo in cui l’espressione di sé trova spazio senza giudizio. Durante il periodo natalizio questa libertà si amplifica.
Può capitare, mentre si cammina tra una vetrina e l’altra, che qualcuno si fermi solo per regalarti un complimento inaspettato, semplicemente perché ama il colore del tuo cappotto o l’eleganza del tuo cappello.
È anche, o soprattutto, questo il potere della moda: creare connessioni.
Tra sogno e realtà, magia e concretezza, la moda è quindi la protagonista indiscussa del Natale newyorkese, che ci invita a rallentare, a osservare, a lasciarsi sorprendere. In questa città basta un dettaglio scintillante per sentirsi parte di una passerella a cielo aperto… e portare a casa, insieme ai regali, anche un sorriso in più.




