Rega: una storia di famiglia nata all’ombra del Vesuvio

Da una piccola azienda agricola del 1965 alla terza generazione con Luigi Rega: una famiglia che ha trasformato la propria terra e la propria tradizione in un marchio internazionale del pomodoro

Per quasi sei decenni, il nome Rega è sinonimo di un legame profondo tra terra, famiglia e tradizione—un legame con radici che affondano nel suolo vulcanico della Campania. Fondata nel 1965 a Striano, in provincia di Napoli, da una piccola azienda agricola la realtà è diventata uno dei principali produttori di pomodori San Marzano D.O.P., oggi celebrati da chef, pizzaioli e professionisti del settore. Luigi Rega è la terza generazione della famiglia e la mente imprenditoriale dietro Rega USA. Con una visione che fonde eredità e innovazione, Rega ha costruito una presenza americana considerata un punto di riferimento per autenticità, qualità e integrità.

Qual è l’ispirazione dietro l’azienda?

Rega è stata fondata nel 1965, quando mio nonno, Luigi Rega, iniziò la sua attività agricola come contadino insieme a mia nonna. Ebbero l’intuizione di unire le loro esperienze e creare una piccola azienda artigianale a Striano, ai piedi del Vesuvio, in un’area naturalmente fertile e ideale per produrre pomodori San Marzano DOP.
Sono cresciuto nell’azienda di famiglia insieme ai miei cugini, respirando ogni giorno la cultura del nostro territorio e il significato del lavoro duro. Guidato da mio nonno e da mio padre, ho sempre saputo di voler portare la storia della mia famiglia nel mondo.

La mia ispirazione iniziale nasce dal profondo senso di appartenenza che provavo verso la nostra azienda—verso un nome che, poco a poco, cominciava a espandersi a livello internazionale. Nel 1999, mio padre iniziò a viaggiare ed esportare i nostri prodotti negli Stati Uniti, costruendo amicizie e una rete di clienti nel mercato americano.
Da piccolo lo accompagnavo a New York d’estate, seduto in silenzio nelle riunioni, assorbendo tutto. Lo guardavo spiegare cosa fossero davvero i pomodori San Marzano, difendere l’autenticità e creare fiducia.

Ho seguito le sue orme e, grazie alla sua guida—fin dai primi anni in cui lo accompagnavo alle fiere di settore qui—abbiamo poi fondato REGA USA nel 2010, per rafforzare la presenza e l’espansione del nome Rega nel mercato statunitense. Oggi mio padre non è più con noi, ma ci tengo a sottolineare che è stato lui il vero pioniere. Ogni giorno continuo a portare avanti i suoi insegnamenti, come uomo e come imprenditore, proseguendo quello che era il nostro progetto comune e ampliandolo con nuove innovazioni, restando sempre fedele alle nostre radici.

Quando avete deciso di fondare Rega USA e qual è stato il punto di svolta che ha cambiato la traiettoria internazionale dell’azienda?

Il punto di svolta è stato trasformare REGA USA da una semplice attività commerciale—inizialmente gestita solo da me— in un’organizzazione completamente strutturata, con magazzini e uffici sulla East Coast e sulla West Coast, logistica dedicata e una presenza diretta in varie aree degli Stati Uniti.

Questa struttura ci ha permesso di affiancare ai nostri pomodori altri marchi essenziali, come Latteria Sorrentina—leader nel settore caseario e produttrice dell’autentico fiordilatte napoletano—oltre alle migliori farine italiane. In questo modo offriamo una gamma completa di prodotti a chef e pizzerie tramite i nostri distributori.

Volevo creare un’azienda che incarnasse tutto ciò in cui lui credeva: trasparenza, autenticità, rispetto per i clienti e il coraggio di innovare senza abbandonare la tradizione.

L’apertura del primo magazzino sulla East Coast ci ha dato stabilità operativa immediata. L’apertura del secondo sulla West Coast ha raddoppiato la nostra capacità e ci ha consentito di garantire freschezza, efficienza e consegne rapide—tre fattori indispensabili nel settore alimentare statunitense.

Partecipare a fiere ed eventi di settore ci ha dato ulteriore slancio: abbiamo costruito un REGA Team composto da pizzaioli, un team vendite che supporta i nostri distributori e un reparto marketing orientato al futuro.
Col tempo, quel seme è diventato ciò che Rega USA è oggi: un’organizzazione solida con magazzini, uffici, una rete logistica e una reputazione che onora l’eredità che ho ricevuto.

Cerchiamo continuamente nuovi talenti per espandere sia la rete commerciale sia il reparto marketing.

Quali sono state le sfide più grandi che hai affrontato lungo il percorso?

All’inizio, la sfida principale era far capire alle persone la differenza tra un prodotto davvero italiano e uno che lo imita soltanto. Ci siamo concentrati sulla trasparenza: raccontare la storia della nostra filiera, del nostro territorio e delle certificazioni che garantiscono l’autenticità.

Un’altra grande sfida è stata la logistica internazionale—costi variabili, burocrazia doganale, concorrenti locali e altre aziende che avevano già puntato il mercato americano prima di noi.

Dal 2010 a oggi abbiamo affrontato momenti molto difficili, come l’esplosione dei prezzi dei container durante il COVID e, più recentemente, il forte aumento dei nuovi dazi. Questi cambiamenti ci hanno costretto a prendere decisioni importanti senza il tempo necessario per pianificare: costruire stock negli Stati Uniti, gestire il cash flow e soprattutto garantire continuità ai nostri clienti mantenendo un servizio ininterrotto e, inizialmente, assorbendo internamente gran parte degli aumenti.

Oggi siamo finalmente tornati a una situazione più stabile, e i nostri clienti hanno scelto di continuare ad acquistare prodotti di qualità—anche a un prezzo più alto.

Infine, la crescita interna è stata una sfida a sé. Costruire una rete commerciale affidabile e mantenere standard elevati in un mercato così competitivo richiede passione, dedizione e un legame profondo con le nostre radici. Non è un lavoro che ci si può improvvisare, e oggi non è facile trovare persone che credano davvero in ciò che fanno. Il senso di appartenenza è essenziale.

In che modo il coinvolgimento della vostra famiglia in ogni fase del processo influenza qualità e autenticità dei prodotti Rega?

La nostra filosofia nasce dall’origine e dalla storia del nostro territorio. Usiamo solo materie prime italiane, lavorate secondo tradizione e senza scorciatoie. Ogni prodotto nasce da un legame autentico con la terra che lo genera, e noi lo onoriamo in ogni fase.

La forza di Rega risiede in una vera famiglia allargata che negli anni si è specializzata in diverse aree: alcuni gestiscono la produzione, altri—come me—la parte commerciale, e i miei cugini hanno fondato un’azienda agricola dedicata alla raccolta dei pomodori freschi e dei San Marzano DOP.
Supervisioniamo l’intera filiera: dalla semina alla raccolta, fino alla trasformazione. È una forza che pochi possono vantare.

La nostra struttura familiare non è simbolica—è reale. Rega è davvero un impegno multigenerazionale in cui ogni ramo della famiglia svolge un ruolo vitale.
Io, le mie sorelle e i miei cugini non abbiamo ereditato “posizioni”: abbiamo ereditato responsabilità. Crescere nell’azienda significava imparare come funzionasse ogni area, non perché fosse richiesto, ma perché era parte della nostra identità.

Essere parte di Rega significa essere parte di una catena che comincia nei campi e arriva nelle cucine di tutto il mondo.

Ciò che rende unica la nostra struttura è il modo in cui dividiamo le responsabilità. Alcuni membri della famiglia gestiscono il lato commerciale, altri supervisionano le operazioni industriali, altri ancora guidano la divisione agricola dedicata alla coltivazione e alla raccolta.
Questa distribuzione non è semplicemente funzionale: crea un livello di integrazione raro. Non inseguiamo le mode; seguiamo principi radicati in decenni di esperienza.
Questo senso di responsabilità guida ogni nostra scelta.

Parlando di produzione: il pomodoro San Marzano D.O.P. è centrale nella vostra identità. Perché è così unico?

I pomodori San Marzano D.O.P. sono unici perché rappresentano una perfetta sintesi di geografia, storia e conoscenza umana. Crescono esclusivamente in un’area molto limitata della Campania chiamata Agro Nocerino-Sarnese, che comprende 41 comuni.
Quest’area si trova su un terreno vulcanico arricchito nei secoli dalle eruzioni del Vesuvio. La composizione minerale del suolo, unita a un microclima influenzato dalla vicinanza del mare e dalle montagne circostanti, crea condizioni ideali per un pomodoro naturalmente dolce, ricco di polpa e povero di acqua.

Ma suolo e clima sono solo una parte della storia.
Il San Marzano è unico grazie alle persone che lo coltivano. Generazioni di agricoltori hanno preservato metodi di coltivazione che non sono cambiati molto negli ultimi decenni. Ancora oggi i pomodori vengono raccolti a mano in precisi momenti di maturazione, garantendo una qualità che i processi industriali non possono replicare.

La certificazione D.O.P. non è un’etichetta di marketing: è una garanzia che tutto—dal seme alla raccolta fino alla trasformazione—segua regole rigorose.

Rega è tra i principali produttori di San Marzano D.O.P., e con questo ruolo arriva una responsabilità che prendiamo molto sul serio.

Che ruolo hanno sostenibilità e innovazione nel futuro di Rega?

La sostenibilità non è più un’opzione—è un obbligo. Per noi comincia dal rispetto per la terra che sostiene la nostra famiglia da generazioni.

Due anni fa abbiamo acquisito un secondo stabilimento produttivo a Benevento, in Italia, che ci ha permesso di migliorare l’efficienza, ridurre gli sprechi ed espandere la nostra linea mantenendo un controllo rigoroso su qualità e impatto ambientale.
Dal pomodoro pelato al San Marzano DOP, ai pomodorini, fino alle versioni biologiche—un progetto su cui ci stiamo focalizzando sempre di più.

Essere certificati bio è un grande punto di forza: rispettiamo la terra e teniamo conto del benessere del consumatore.

Uno dei nostri obiettivi principali per il futuro è l’espansione della linea biologica. La nostra gamma bio comprende pelati, pomodorini, passata in vetro, polpa fine, pomodorini del Piennolo e sughi pronti come marinara e garlic sauce.

Abbiamo anche completato un importante restyling del marchio Rega. Il nuovo design riflette meglio la nostra identità—moderna, pulita, rispettosa della tradizione ma in linea con le aspettative estetiche di oggi.

Il mio più grande desiderio è che le generazioni future della mia famiglia—e dei nostri clienti—guardino a Rega e vedano non solo un marchio, ma un impegno a fare le cose nel modo giusto, con rispetto per il passato e fiducia nel futuro.

Quali sono i fattori chiave che distinguono Rega nel seguire la tradizione italiana?

I nostri punti di forza sono origine, qualità, affidabilità—e soprattutto le persone.
Tutti i nostri prodotti sono realizzati in Italia, provenienti da filiere controllate come i pomodori biologici e da territori naturalmente vocati alla loro coltivazione, come l’Agro Sarnese-Nocerino per il San Marzano DOP.

La qualità è costante e senza compromessi, frutto di un lavoro meticoloso che inizia nei campi e arriva al consumatore.

Ma la vera forza di Rega sono le persone: una famiglia allargata composta da agricoltori, produttori, collaboratori, pizzaioli e distributori che portano passione, dedizione e senso di responsabilità nel loro lavoro ogni singolo giorno.
Senza di loro, nessuno dei nostri risultati sarebbe possibile.

Per me questa non è solo un’azienda: è la storia della mia famiglia, il risultato dei sacrifici di mio nonno e di mio padre, e la responsabilità di portare avanti un nome che rappresenta il nostro territorio.

Ogni giorno cerco di onorare ciò che mi hanno insegnato: lavorare con umiltà, rispettare la terra e costruire qualcosa che duri nel tempo.

Se oggi Rega è riconosciuta negli Stati Uniti, è grazie alle persone che credono nel nostro progetto e condividono lo stesso amore per questo lavoro.
È grazie a loro se continuiamo a crescere, restando fedeli alle nostre radici.

Il settore si sta muovendo verso autenticità, ingredienti semplici e tracciabilità. I consumatori vogliono prodotti veri e una storia genuina.
Credo che il futuro premierà le aziende che investono nella qualità e nel proprio territorio.

Manteniamo viva la tradizione italiana rispettando l’origine dei nostri prodotti e il modo in cui sono realizzati.
Non adattiamo le nostre ricette per il mercato americano: ciò che arriva negli Stati Uniti è esattamente ciò che produciamo e consumiamo in Italia.

Immagine di Elide Vincenti

Elide Vincenti

Laureata con lode in Letteratura Comparata e Arti dello Spettacolo presso la Sapienza di Roma, ha lavorato come Project Manager presso Italy-America Chamber of Commerce Southeast di Miami. Vive a New York, dove frequenta il corso di Master in Critical Journalism e Creative Publishing presso l’Università di New York, Parsons - The New School.

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