Prima ancora che Yorkville emergesse come simbolo dell’“Germania cittadina”, il Lower East Side ospitava Kleindeutschland, ovvero “Piccola Germania”, il quartiere originario dove tra gli anni Quaranta e Sessanta dell’Ottocento arrivarono migliaia di immigrati tedeschi. In quegli anni New York superava spesso i 200.000 abitanti di origine tedesca, rendendola la terza città al mondo per popolazione germanica, dopo Berlino e Vienna. Kleindeutschland non era solo residenziale: era un ecosistema culturale a sé, con teatri in lingua tedesca, giornali, botteghe artigiane, schiere di panetterie, macellerie, birrifici, e circoli sociali, noti come Vereine, che organizzavano musica, ginnastica, tiro e altri passatempi comuni.
Il declino di Kleindeutschland iniziò con trasformazioni demografiche e urbanistiche: il disastro della General Slocum nel 1904, in cui persero la vita oltre mille persone quasi tutte appartenenti alla comunità tedesca, ebbe un impatto emotivo enorme, spingendo molti a lasciare il quartiere per trasferirsi verso Yorkville. Nel frattempo, con l’espansione della città, i tedeschi cominciarono ad approfittare delle nuove infrastrutture — tram, ferrovie sopraelevate, mezzi pubblici — per muoversi verso zone più spaziose o meno congestionate. Altri fattori furono l’ostilità creata dalla guerra (soprattutto durante la Prima Guerra Mondiale) verso i tedeschi, che portò molti a nascondere o attenuare la propria identità nazionale, e lo sviluppo edilizio che fece sparire molte strutture caratteristiche della comunità, sostituite da condomini e edifici moderni. Se oggi il paesaggio urbano ha cambiato volto, alcuni frammenti di quella presenza sono rimasti e, con l’arrivo di settembre, trovano nuova forza nelle celebrazioni dell’Oktoberfest.
In questa stagione, i festeggiamenti non sono soltanto un’occasione per bere birra, ma anche per riscoprire tracce di una cultura che ha inciso profondamente nella storia cittadina. Le prime birrerie all’aperto aprirono a Brooklyn già alla fine dell’Ottocento, sull’onda dell’immigrazione tedesca che portava con sé l’arte brassicola e l’abitudine ai grandi spazi comuni. Oggi quel filo viene raccolto da luoghi come il Radegast Hall, che ospita competizioni di sollevamento boccali e bande di ottoni secondo il modello bavarese.
Accanto alle feste nei locali, il calendario prevede momenti più scenografici. La Parata Steuben, che torna a sfilare sulla Fifth Avenue, richiama decine di migliaia di partecipanti e mantiene vivo il legame con Friedrich Wilhelm von Steuben, generale prussiano che sostenne George Washington nella guerra d’indipendenza americana. Per i tedeschi di New York la parata divenne, nel corso del Novecento, un modo per rivendicare la propria identità in un contesto urbano sempre più multiculturale.

Central Park sarà invece il teatro della gara di resistenza con i boccali, il Lenny Coyne Memorial Hofbräu Maßkrugstemmen Championship, che attira curiosi e atleti pronti a mettere alla prova la propria forza. Non è un’invenzione recente: la prova ha origini secolari nelle birrerie bavaresi e negli ultimi anni è stata adottata anche in contesti americani come simbolo di convivialità e spettacolo. Allo stesso modo, i mercati cittadini si animano con carni affumicate, bratwurst e fusti di birra provenienti da birrifici locali, a dimostrazione di come l’Oktoberfest si sia ormai radicato anche come evento gastronomico.
Un altro segnale della vitalità di questa tradizione è la trasformazione di Stone Street, nel Financial District, in un’enorme birreria a cielo aperto per diverse settimane, e la riapertura del Loreley Beer Garden a Manhattan, che ripropone le atmosfere dei biergarten tedeschi con salsicce, arrosti e sidri stagionali. Accanto agli eventi di piazza e alle feste notturne, persino le cucine domestiche si adeguano, con locali come l’Hudson Table che offrono menu da asporto a tema bavarese. Una molteplicità di forme che racconta come una festa nata a Monaco di Baviera due secoli fa abbia trovato a New York un terreno fertile per rinnovarsi e radicarsi.