A partire da lunedì 22 settembre a New York cominceranno i cosiddetti “gridlock days”, i giorni in cui il traffico cittadino è previsto particolarmente intenso. Le date coincidono con l’apertura dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, quando decine di delegazioni straniere arrivano in città e la circolazione a Manhattan viene rallentata dalle misure di sicurezza. I giorni indicati dal Dipartimento dei Trasporti vanno dal 22 al 26 settembre e continueranno poi tra novembre e dicembre, in concomitanza con l’inizio della stagione turistica natalizia.
Con “gridlock” si intende la paralisi del traffico che si genera quando gli incroci si bloccano a catena e le auto non riescono più a muoversi. È un termine che a New York è entrato nell’uso comune dagli anni Ottanta e che viene ripetuto ogni anno quando l’amministrazione ricorda ai residenti e ai pendolari di evitare l’auto privata e preferire i mezzi pubblici. Il commissario ai trasporti Ydanis Rodriguez ha detto che «anche quest’anno i newyorkesi e i visitatori devono fare la loro parte per ridurre al minimo la congestione».
L’elenco completo diffuso dal Dipartimento dei Trasporti comprende, oltre ai giorni di settembre, il 19 e 20 novembre, il 25 novembre, e vari giorni compresi tra il 3 e il 18 dicembre. In totale, 19 giornate che secondo il comune saranno particolarmente problematiche per chi si muove in auto.
Per i pendolari ci saranno alcune alternative. Lo scorso anno è stata completata la pista ciclabile protetta che attraversa il tunnel della First Avenue, e l’amministrazione invita a considerarla come uno dei modi più rapidi per spostarsi nei giorni più congestionati. Restano comunque consigliati la metropolitana, i traghetti e le linee ferroviarie suburbane.
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite si tiene ogni anno a New York dal 1947, anno della costruzione del palazzo sede dell’organizzazione lungo l’East River. Nei giorni in cui si svolgono i lavori la presenza delle delegazioni internazionali rende necessarie misure di sicurezza particolarmente invasive, che sommate al normale traffico cittadino finiscono per complicare gli spostamenti quotidiani di chi vive e lavora a Manhattan.