La mappa per seguire il cambio di colore delle foglie a Manhattan

Si può consultare online e mostra in tempo reale quando e dove gli alberi di Central Park passeranno dal verde alle sfumature autunnali

Central Park, il polmone verde di Manhattan progettato da Frederick Law Olmsted e Calvert Vaux a metà dell’Ottocento, si prepara a vivere una delle sue stagioni più attese. Con l’arrivo di settembre, il parco mette a disposizione dei visitatori uno strumento digitale che consente di seguire in tempo reale l’evoluzione del foliage, cioè il momento in cui le foglie degli alberi cambiano colore. È una tradizione molto radicata negli Stati Uniti nordorientali, dove ogni anno migliaia di persone si spostano appositamente per osservare lo spettacolo naturale dei boschi che passano dal verde intenso alle sfumature calde dell’autunno.

La mappa interattiva riguarda gli oltre 18.000 alberi distribuiti nei 843 acri del parco e suddivide il cambiamento delle foglie in tre fasi: pre-peak, peak e post-peak. Attualmente, tutte le principali zone monitorate – dai North Woods al Ramble, passando per il Reservoir e il Mall – si trovano ancora nella fase iniziale, con la vegetazione ancora verde. Nei prossimi giorni, a seconda delle condizioni meteo e delle temperature, inizierà la trasformazione cromatica che di solito raggiunge il suo apice tra fine ottobre e inizio novembre.

Il monitoraggio del foliage non è solo un esercizio estetico: ha anche un valore pratico per chi frequenta il parco. Sapere in anticipo quali aree offrono lo scenario più spettacolare permette di pianificare passeggiate, giri in bicicletta o visite guidate senza percorrere a vuoto lunghi tratti. Lo strumento, inoltre, si inserisce nella crescente attenzione di Central Park Conservancy per la gestione digitale e partecipata del parco, che negli ultimi anni ha introdotto mappe interattive e sistemi di adozione degli alberi, consentendo ai cittadini di contribuire direttamente alla manutenzione.

La varietà arborea del parco garantisce uno spettacolo particolarmente ricco: accanto agli aceri da zucchero, noti per i loro rossi intensi, crescono querce, ciliegi neri e hickory, che offrono gamme diverse di gialli e arancioni. Non è un dettaglio marginale: la scelta delle specie vegetali, compiuta già nel progetto ottocentesco, puntava a creare una diversità capace di garantire un paesaggio mutevole durante l’anno. È anche per questo che Central Park è considerato un laboratorio di architettura del paesaggio, capace di combinare estetica, funzione sociale e biodiversità.

Negli Stati Uniti il fenomeno del leaf peeping è diventato una vera e propria attrazione turistica, soprattutto in stati come il Vermont o il New Hampshire. A New York si concentra in particolare a Central Park, che oltre a essere visitato quotidianamente da migliaia di residenti e turisti rappresenta un osservatorio unico, accessibile senza dover lasciare la città. Quest’anno, come negli anni passati, il cambiamento delle foglie diventerà uno degli appuntamenti più fotografati e condivisi di Manhattan, segnando l’inizio dell’autunno urbano.

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