Non se ne vedevano da anni e ora, inaspettatamente, sono ricomparse: le cabine telefoniche. A New York, tra i marciapiedi di Manhattan e Brooklyn, i telefoni pubblici stanno tornando a occupare lo spazio urbano. Ma non servono a telefonare: chi solleva la cornetta viene trascinato in una caccia al tesoro dall’atmosfera anni Novanta, fatta di enigmi, volantini e incontri misteriosi.
L’iniziativa porta la firma di Darren Aronofsky. Il regista ha scelto di trasformare la città in un grande gioco interattivo per accompagnare l’uscita del suo nuovo film, Caught Stealing, nelle sale dal 29 agosto. Ambientata nel 1998, la pellicola racconta la discesa agli inferi di Hank Thompson, un barista interpretato da Austin Butler, la cui vita si complica dopo che un vicino punk-rock gli affida un gatto e, con esso, una scia di gangster pericolosi. Accanto a lui, un cast corale che include Regina King, Zoë Kravitz, Matt Smith, Liev Schreiber, Vincent D’Onofrio, Griffin Dunne, Bad Bunny e Carol Kane.
La campagna promozionale rievoca il linguaggio e i simboli della New York di fine anni Novanta. Sui muri compaiono volantini eccentrici: c’è chi invita a discutere di nuove ricette di matzo balls, chi propone di ricordare vecchi mosh pit di band come Fishbone e Primus, e chi offre un premio in cambio del trasporto di misteriose scatole. Ogni volantino rimanda a una cabina telefonica: componendo il numero indicato, i partecipanti vengono guidati in una missione urbana che culmina in un incontro con la voce dall’altro capo del filo.
Il progetto fonde nostalgia e intrattenimento, attirando non solo cinefili, ma anche semplici passanti incuriositi. Così New York si trasforma in un set a cielo aperto, dove la città stessa diventa protagonista. Una trovata che prepara il pubblico a immergersi nel mondo di Caught Stealing, tra ombre metropolitane e suggestioni anni Novanta.