Sulla East 71st Street, una via elegante e discreta dell’Upper East Side di New York, si trova una residenza che, per decenni, ha generato curiosità e opinioni discordanti tra residenti e turisti. Quella che oggi viene chiamata informalmente «Bubble House» ha fatto la sua comparsa nel panorama cittadino alla fine degli anni Sessanta, in un periodo in cui Manhattan attraversava un fermento architettonico incentrato sul modernismo, con edifici che sfidavano apertamente la tradizionale estetica vittoriana o edoardiana del quartiere.
Questa abitazione, caratterizzata soprattutto da grandi finestre ovali sporgenti e da una facciata liscia in stucco, deve la sua attuale identità alla creatività dell’architetto Maurice Medcalfe, la cui idea progettuale si inseriva perfettamente nello spirito dell’epoca, dominata dall’entusiasmo per le esplorazioni spaziali. Non è insolito infatti che l’architettura del tempo riflettesse l’ossessione collettiva per lo spazio, i satelliti e la luna, influenzata non solo dalla missione Apollo 11 ma anche da film e fumetti che immaginavano la vita nel futuro.
Prima di subire questa radicale trasformazione estetica, la casa di East 71st Street non si distingueva significativamente dai vicini edifici in arenaria marrone tipici della zona. Realizzata nel XIX secolo, aveva ospitato personalità di diverso profilo sociale e professionale, dalle figure religiose ai professionisti, fino a essere convertita, nel tempo, in una pensione di lusso. Questa varietà di destinazioni d’uso rispecchia anche le profonde trasformazioni sociali che attraversarono New York, passando dalla rigida formalità ottocentesca ai rapidi mutamenti del XX secolo.
Attualmente, per la prima volta dopo mezzo secolo, l’immobile è disponibile sul mercato immobiliare della città. Gli interni, seppur bisognosi di ampi lavori di ristrutturazione, conservano una disposizione abbastanza tradizionale: cinque bagni, quattro camere da letto e uno spazio adibito a ufficio al piano terra. La richiesta economica per assicurarsi questa singolare proprietà sfiora i 6 milioni di dollari, cifra che non stupisce chi conosce bene il mercato immobiliare dell’Upper East Side, dove immobili di pregio possono raggiungere quotazioni ben superiori.

Dal punto di vista urbanistico, il quartiere in cui sorge la Bubble House rappresenta un modello di equilibrio tra prestigio e praticità: vicino a Central Park e ben collegato dal trasporto pubblico, è una zona storicamente amata dai newyorkesi benestanti e dalle personalità legate al mondo dell’arte e della cultura. Ma chi deciderà di acquistare questa dimora non sceglierà soltanto la comodità o il lusso, bensì l’opportunità di abitare in un luogo simbolo del dinamismo culturale e architettonico che ha segnato uno dei periodi più creativi della storia recente della città.