Smartphone: le dilatate dimensioni di ciò che fu (telefon)ino

Una ricerca di Swg per Italian Tech e Telefono Azzurro, presentata nel 2023 alla Camera dei Deputati, ha provato a fare luce sul controverso rapporto tra smartphone e giovanissimi, analizzandone abitudini e rischi. Ne parliamo qui.

Se gli adulti si dicono allarmati per il sempre più dilagante abuso dello smartphone tra i giovani, con ricadute sulla capacità di socializzare, di esprimersi e argomentare, questi – soprattutto la Generazione Z, ossia i nati tra la metà degli anni Novanta e gli anni Dieci – appaiono più cauti nell’assumere posizioni così nette, richiamando, per altro, ad una analoga attenzione, nei confronti dell’uso (abuso) degli adulti.

Nel dettaglio, il 38% dei giovanissimi considera l’allarme sociale “una reazione eccessiva a un fenomeno che gli adulti non riescono a capire”. Risulta interessante, però, come si presenti analoga la percentuale di quanti denunciano invece “un abuso tra i loro coetanei” (39%). 

In Italia, nella fascia di età fra 10 e 13 anni, la quasi totalità dei bambini/ragazzini ormai ha uno smartphone – fatta eccezione per un risicato 4% – con un numero crescente di coloro che lo utilizza “in totale autonomia”.

Pur con le debite distinzioni per sesso, estrazione culturale, economica e sociale, sono i social media ad occupare buona parte delle traiettorie della navigazione in Rete dei più giovani – circa 4 adolescenti su 5 utilizzano quotidianamente i social media, con 1 su 10 a rischio di sviluppare un uso problematico. In particolare, le ragazze di 13 anni risultano essere più vulnerabili, con una maggiore prevalenza e intensità d’uso nella popolazione maschile, con uno status socio-economico più basso, quando invece ci si riferisce ai videogiochi (HBSC Italia, 2022). 

È sempre più condivisa l’ipotesi che un uso moderato e consapevole dei social media abbia un impatto positivo sul benessere, aumentando la percezione di supporto sociale. È innegabile, per contro, che un uso problematico (abuso) dei social media, invece, si associ ad ansia, depressione, sintomi fisici, disinteresse verso altre attività, anedonia, aggressività, disturbi del sonno. 

Se le ragazze presentano livelli di benessere complessivamente inferiori rispetto ai ragazzi, in termini sia di soddisfazione di vita sia di sintomatologia psicosomatica multipla, la fascia di età più critica sembra essere quella dei 15enni, all’interno della quale circa 8 ragazze su 10 e più di 1 ragazzo su 2 riferiscono di soffrire di almeno due sintomi psicosomatici più di una volta a settimana, con una maggior prevalenza di sintomi psicologici rispetto a quelli somatici.

Il confronto HBSC Italia 2022 e HBSC Italia 2018 evidenzia la prevalenza dell’uso problematico dei social media in aumento sia per quanto riguarda la popolazione maschile che per quella femminile. La percentuale di adolescenti che ha contatti giornalieri online con gli amici stretti risulta in diminuzione, mentre quella che ha contatti giornalieri online con amici conosciuti tramite Internet è in aumento. Le segnalazioni di cyberbullismo sono aumentate dal 12% al 15% per i ragazzi e dal 13% al 16% per le ragazze.

A rendere ancora più preoccupante il quadro, oltre la metà degli adolescenti nel nostro Paese dichiara di aver assunto almeno un farmaco nell’ultimo mese e il 30% delle ragazze (il 10% dei ragazzi) nelle fasce di età di 13 e 15 anni, dichiara di dover fare i conti con una percezione di solitudine (definita come il sentirsi soli per la maggior parte del tempo negli ultimi 12 mesi). 

Se gli adolescenti italiani presentano livelli di benessere non del tutto incoraggianti, per gli adulti il motivo dovrebbe essere ricercato anche e soprattutto nell’eccessivo uso dello smartphone. Più che una causa sembra essere una comoda semplificazione.

Immagine di Anna Paola Lacatena

Anna Paola Lacatena

Sociologa presso il Dipartimento Dipendenze Patologiche ASL TA, componente del Comitato Scientifico della Società Italiana delle Tossicodipendenze, giornalista pubblicista dal 1994, collabora da freelance con testate quali: Limes, Il Manifesto, Il Tascabile-Treccani, Il Mulino, MicroMega, l’Osservatore di Strada.

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